All’incontro hanno partecipato Vincenzo Imperatore, autore del libro da cui è tratto lo spettacolo, lo stesso Meola, Silvia Battistelli, portavoce dell’Associazione Vittime contro il Salva Banca, Nicoletta Dentico, esponente del CDA di Banca Etica, Giuseppe Caporaso, anchorman e giornalista di TV2000.
Giuseppe Caporaso ha sottolineato che per la prima volta una Banca ha aperto la sua sala riunioni al Teatro perché deve avere un’attenzione anche agli aspetti sociali e culturali. Nicoletta Dentico, esponente del Consiglio d’Amministrazione della Banca Popolare Etica, ha dichiarato: “Ospitare nella nostra filiale la presentazione di una pièce teatrale che è in realtà una denuncia delle negatività del sistema bancario, è un segnale politico. Noi di Banca Etica abbiamo il senso del fare Banca diverso da quello che ha determinato l’erosione tra le banche e i correntisti.
Oggi il cliente non chiede più quanto guadagna alla sua banca ma quanto rischia di perdere”.
Vincenzo Imperatore: “Il problema che ha causato la crisi sono i sistemi di incentivazione.
Questo non vale solo con la banca cui ho lavorato, ma è il sistema in generale che va denunciato e che nasce con la privatizzazione delle banche. Ad esempio, io ero costretto a pressare i miei collaboratori a vendere perché nella scheda degli obiettivi che la banca mi consegnava a inizio anno, non c’erano valori o parametri etici ma solo cosa e quanto dovevo vendere e quali erano i premi. Il grande tumore parte dalla metastasi che ha provocato questo sistema dell’incentivazione delle prestazioni dei manager bancari. Ci vuole uno strumento che certamente deve essere motivante ma gestito in maniera etica. È assurdo che gli organi di controllo, come Consob e Banca Italia, non conoscano i metodi di incentivazione che vengono offerti ai manager dalle banche.