Ferrario da "Lol" al Sannazaro:
«Il mio show è terapia di gruppo»

Dopo il secondo posto al contest delle risate in scena a Napoli con "Performante"

Edoardo Ferrario
Edoardo Ferrario
di Maria Francesca Troisi
Lunedì 15 Aprile 2024, 00:46 - Ultimo agg. 09:15
3 Minuti di Lettura

Frenesia dei tempi moderni, intelligente artificiale, dittatura del politicamente corretto, sono questi alcuni degli ingredienti di “Performante”, il nuovo spettacolo di Edoardo Ferrario, di scena stasera, lunedì 15 aprile, a Napoli, teatro Sannazaro, ore 21. Secondo classificato a “LoL 4” (alle spalle di Panariello), il comico romano è tornato anche nel cast dello show della Gialappa's: «Quando li ho sentiti ridere alle mie battute, ho pensato di avercela fatta», spiega lui.

Perché questo titolo, Ferrario?

«È un riferimento all'eccessiva esposizione sui social.

Oggi sembra che se non condividi qualcosa non esisti. Perciò faccio questa terapia di gruppo, che ironizza sulle nostre debolezze. Spero di ottenere lo stesso risultato anche a Napoli, dove il pubblico è sempre caloroso».

Lei che rapporto ha con i social?

«È conflittuale, li uso principalmente per lavoro. Ho difficoltà invece a condividere momenti di vita privata, che è il ricatto mentale su cui si fondano, anche per una sorta di voyeurismo delle persone. Ormai bisogna performare a tutti i costi. Anche il benzinaio sotto casa è una star di TikTok, e questo gli permette di incassare di più. Per questo credo sia utile istituire dei corsi sull'uso responsabile dei social».

Non si metterebbe mai in fila per un panino da Donato, “con mollica o senza?

«Da buongustaio lo farei per assaggiare il panino, non per esibire il video su TikTok».

Si è mai auto-censurato?

«No. C'è questa idea che una battuta su una categoria più sensibile sia necessariamente offensiva, invece può essere un segno d'interesse. Temo che per timore di dire qualcosa di sbagliato, finiremo per non dire più niente».

Però non fa satira politica.

«Perché è diventata stantia, preferisco quella sugli elettori».

Scriverà uno sketch sul suo percorso a "Lol"?

«Devo ancora metabolizzare quanto accaduto, ma lo farò sicuramente. In previsione del programma, mi ero allenato a trattenere la risata, ma alla fine ho ceduto a Giorgio Panariello, che si è esibito in “Amore grande amore libero” suonata con uno spruzzino e una tanica di vernice».

Come sta andando “Avrei questa idea”, il vodcast che conduce con Valerio Lundini, lanciato al "Giffoni film festival"?

«Sta dando i suoi frutti, alcune idee dei giovani sceneggiatori sono già in fase di sviluppo. Il format continuerà».

La sua carriera è iniziata su YouTube 10 anni fa. Perché ha scelto quel mezzo?

 «Quando ho iniziato, la televisione non contemplava quei contenuti. Per fortuna c'erano altre piattaforme, e il successo di quella serie sull'università, “Esami”, ha generato un pubblico fidelizzato che mi segue ancora».

© RIPRODUZIONE RISERVATA