Franco Zuccalà, morto lo storico giornalista Rai: fu inviato per “La Domenica Sportiva” e “Novantesimo Minuto”

Nato a Catania, aveva 83 anni

Franco Zuccalà, morto lo storico giornalista Rai: fu inviato per “La Domenica Sportiva” e “Novantesimo Minuto”
Franco Zuccalà, morto lo storico giornalista Rai: fu inviato per “La Domenica Sportiva” e “Novantesimo Minuto”
Giovedì 30 Novembre 2023, 13:11 - Ultimo agg. 17:44
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Addio a Franco Zuccalà: il giornalista aveva 83 anni. La notorietà l'aveva raggiunta in Rai con i servizi da inviato per “La Domenica Sportiva” , “Novantesimo Minuto”, “Il Processo del Lunedì” e il TG1. Nato il 22 settembre 1940, catanese, dal 2000 collaborava con l’agenzia Italpress.

 

Ha scritto anche per La Sicilia, La Gazzetta dello Sport, Il Giornale e Tuttosport. Era nato a Catania il 22 settembre del 1940.

Aveva maturato esperienza in tutti i settori della sua professione: dai giornali alla radio fino alla televisione e negli ultimi anni si era lanciato anche sui social. La sua passione il calcio che raccontava in maniera pacata e ironica, parlando anche di storie e aneddoti che lo avevano visto protagonista e testimone. 'Il Pallone raccontà era la rubrica che curava sul Tg1 per poi passare a Dribbling su Rai2. La sua voce e il suo volto accompagnavano i servizi per la Domenica Sportiva e Novantesimo minuto. Per raggiungere le vetrine massime del giornalismo sportivo televisivo era partito dalle reti locali Telestar, poi Antenna Sicilia con Pippo Baudo, e Odeon. Nel 1964 scelse la carriera giornalistica preferendola a quella da promettente arbitro. Il 14 aprile di quell'anno avrebbe dovuto dirigere una partita che lo avrebbe posto all'attenzione dei vertici regionali dell'Aia, ma nello stesso giorno Candido Cannavò gli chiese di sostituirlo per seguire Messina-Juventus per La Sicilia. Fu un'occasione che non si fece scappare e raccontò da inviato per la vittoria dei peloritani per effetto dell'autogol di Renato Caocci. Ma la sua storia professionale non è legata soltanto al calcio. Ha seguito quattro Olimpiadi, dieci Mondiali di calcio, otto Europei, due edizioni della Coppa d'Africa. Ha scritto per diversi giornali italiani, da La Sicilia a La Gazzetta dello Sport, diventando caporedattore dell'edizione siciliana, da Il Giornale a Tuttosport, mettendo insieme collaborazioni con oltre novanta testate in tutto il mondo.

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Dal 2000 era editorialista dell'agenzia di stampa Italpress. Ha scritto libri e saggi e ha realizzato documentari di costume in tutto il mondo. Ha intervistato i più grandi dello sport e non solo: da Pelè a Maradona, da Cruijff a Beckenbauer e Alfredo Di Stefano, da Nelson Mandela a Henry Kissinger, da Gianni Agnelli a Sophia Loren. Tantissimi i messaggi di cordoglio per la sua morte, compreso quello della Federcalcio Gabriele Gravina. «La scomparsa di Zuccalà mi rattrista - ha detto - è una perdita dolorosa per il mondo del giornalismo e quello dello sport. È stato un professionista scrupoloso e raffinato, distinguendosi per la preparazione e gli interessi trasversali. Super tifoso della Nazionale, non ha mai smesso di seguire gli azzurri in casa e in trasferta, scrivendo commenti mai banali». Per il presidente dell'Ussi Sicilia, Gaetano Rizzo, «scompare un amico, ancora prima che un maestro».

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