Kekko Silvestre - all'anagrafe Francesco Silvestre - è stato ospite dello studio di Verissimo e si è raccontato a Silvia Toffanin cominciando dalla sua ultima esperienza al Festival di Sanremo con i suoi Modà. ll cantante ha raccontato il motivo per cui aveva deciso di ritirarsi dal mondo della musica e anche lo sfogo social rivolto alla stampa, su Instagram, infatti aveva scritto: «La sconfitta, essendo una gara la accettiamo, ma non accetto invece di farmi umiliare davanti al nostro pubblico, come se fossimo i nemici di qualcuno per motivi che nemmeno conosciamo».
Le parole di Kekko Silvestre
Kekko Silvestre ha raccontato a Silvia Toffanin la sua esperienza al Festival di Sanremo che si è concluso da poco e che non è cominciato nel migliore dei modi visto il suo infortunio: «Sono caduto come un cretino e mi sono rotto due costole, quindi ci tenevo particolarmente a portare a termine la mia esperienza, per me, per i ragazzi e per tutto il pubblico che ci ha sempre seguito. Ho cantato con molto dolore, però, sono felicissimo di averlo fatto, non mi sarei mai ritirato. Mia mamma aveva il rosario in mano ogni volta che salivo sul palco e anche mia figlia faceva il tifo per me. Durante la serata dei duetti ho cantato con Francesco Renga che, oltre che un collega, è un mio caro amico e insieme abbiamo cantato "Angelo", uno dei suoi brani più belli».
A proposito del messaggio lasciato sui social in cui Kekko critica la stampa, ha spiegato: «Io nella mia vita sono stato giudicato e, spesso al centro delle notizie ma, tutte le volte che è stato fatto, è stato fatto con criterio, con competenza, ho preso dei brutti voti, sono stato anche sgridato ma mi hanno sempre spiegato i motivi, i punti di vista, poi, c'è una piccola parte che giudica senza motivo, che tende a umiliare e questo non mi piace. Penso sia poco professionale. Non lo sto dicendo per la sconfitta, ci sono rimasto male».
Il ritiro dalla musica
Kekko Silvestre, qualche tempo fa, si ritirò della musica anche per alcuni problemi personali legati alla depressione.