Savona-Canottieri, le speranze
affidate al portiere Vassallo

Gabriele Vassallo
Gabriele Vassallo
di Diego Scarpitti
Venerdì 14 Febbraio 2020, 22:03
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Sulla strada dei giallorossi l’ex di turno Eduardo Campopiano. Il mancino salernitano, al primo anno in Liguria, affronta da avversario i suoi compagni del Molosiglio. «Se tira un rigore, glielo paro», scherza ma non troppo il numero 13 della formazione di Christian Andrè. «Savona – Canottieri (ore 14) sarà una gara dura e i favori del pronostico vanno alla squadra di casa», spiega alla vigilia il portiere Gabriele Vassallo, concittadino del temibile attaccante al servizio di Alberto Angelini. «Dopo un inizio un po’ ballerino, i biancorossi hanno ingranato, battendo sabato scorso anche la Bpm Sport Management alla Zanelli», rammenta l’estremo difensore giallorosso.

Si prevede una sfida ostica. «Incontro sicuramente difficile, in cui daremo il massimo, senza pensare all’8-8 dell’andata, scaturito da una situazione di prima giornata di campionato, sempre particolare», continua Vassallo.
 
«Rondini al guinzaglio». Capitan Umberto Esposito e compagni devono digerire in fretta la sconfitta maturata nel derby a Casoria contro la Campolongo Hospital Rari Nantes Salerno. Prova generosa e convincente ma zero punti incassati. «I nostri obiettivi sono chiaramente migliorare il girone di andata, cercare di uscire dall’ultima posizione e guadagnare almeno l’accesso ai playout», carica i suoi Vassallo (nella foto Teambomber).
 
Fanalino di coda. Soltanto quattro punti in classifica, uno dei quali conquistato tra le mura amiche il 5 ottobre 2019. Trasferta impegnativa nel 14esimo turno di serie A1 contro una Rari Nantes Savona sesta in griglia con 19 punti, motivata a conquistare la vittoria davanti ai propri tifosi. «Abbiamo fatto un girone di andata, dove potevamo raccogliere qualche punto in più, basti pensare alla gara con la Lazio e il derby con il Salerno. Non mancano le attenuanti e i ragazzi si sono impegnati allo spasimo», ammette il tecnico Andrè.

Sfortuna e problemi di varia natura. «Ora però bisogna cercare di reagire e tentare di invertire il trend negativo. Occorrerebbe un risultato positivo per il morale e la classifica. Non abbiamo alternative: dobbiamo giocarcela senza paura, evitando di commettere errori. Occorre la massima concentrazione e la giusta cattiveria agonistica», conclude Andrè.

C’è ancora speranza all’ombra del Vesuvio.
 
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