Il grande tennis dopo le Universiadi:
Napoli in pole per la Coppa Davis 2021

Il grande tennis dopo le Universiadi: Napoli in pole per la Coppa Davis 2021
di Marco Lobasso
Domenica 19 Gennaio 2020, 10:00 - Ultimo agg. 12:29
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Angelo Binaghi a Napoli. Il presidente della Federtennis, la Federazione sportiva italiana più vincente del 2019 e in pieno boom di risultati e di successi organizzativi, ha presenziato alla prima tappa del maxi-tour dei corsi per dirigenti federali che toccherà 14 città in Italia, organizzata all'Accademia Tennis Napoli, ed ha lanciato subito un bellissimo assist alla città di Napoli. «Entusiasmante la risposta di partecipazione di dirigenti in Campania, sono tra la mia gente, la gente di tennis, e ci sto bene. Ma spero davvero di tornare presto a Napoli per qualcosa ancora di più importante, magari un match di Coppa Davis dell'Italia».

L'invito è lanciato, la storia svelata. Ed è una storia di passione e di grande tennis. «Ho cercato di portare la Davis al Tennis Club Napoli già quest'anno, ma non ci sono riuscito - ha continuato Binaghi - Il club mi ha confermato che presenterà la sua candidatura nel 2021. Ho risposto che va bene. Del resto, l'Italia ha una Nazionale forte, mai così forte in questo periodo, e giovane; abbiamo i migliori giovani del mondo».

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La Davis a Napoli manca dal 2014, con il successo di Italia-Gran Bretagna sul Lungomare e con Fognini che batteva il numero 1 del mondo Murray. Quest'anno sfiorato il ritorno, nel 2021 nuovo tentativo. «C'erano un problema di date, a febbraio è in pratica già domani, e quindi di tempi tecnici, che ci hanno costretto a rimandare, sia pure di una sola stagione. Ma alla Federtennis abbiamo già confermato che saremo pronti per ospitare la Davis e l'Italia nel 2021. E siamo onorati dell'apertura fatta dal nostro presidente Binaghi; la Davis è il sogno di tutti noi appassionati - ha confermato Riccardo Villari, presidente del Tennis Club Napoli - Portare grandi eventi sportivi in città è una sfida che dobbiamo vincere. A maggio ci sarà il Golden Gala di atletica, poi i campionati italiani di scherma e nel 2021 spero la Davis. Ma guai a sprecare l'occasione di avere tanti impianti sportivi al top, fruibili e a disposizione dopo l'Universiade, sarebbe un errore imperdonabile». Naturalmente con la Davis tornerebbe la suggestiva arena del tennis sul lungomare.

Nel prossimo febbraio la Davis si giocherà a Cagliari (Italia-Corea del Sud); per calendario e date del 2021 bisognerà aspettare il risultato di questo match e poi l'esito delle finali per il titolo mondiale del prossimo dicembre a Madrid. Napoli, comunque, è in gioco.

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Binaghi, ieri all'Accademia Napoli, ha accennato a un'altra buona notizia: «I tempi sono maturi per riportare la sede del Comitato regionale campano a Napoli». Gli uffici di Comitato sono stati da un paio di stagioni trasferiti a Benevento, dopo che non erano più disponibili le strutture di viale Giochi del Mediterraneo a Fuorigrotta; un disagio evidente, considerata la grande attività che si svolge a Napoli. La promessa fatta dal presidente di Comitato, Virginia Di Caterino, unico presidente donna nel panorama delle federazioni sportive in Campania, sta quindi per essere mantenuta: «È stato ed è tuttora un punto d'onore del mio mandato di presidente - ha confermato la Di Caterino - lo sa bene il presidente Binaghi che so che ci aiuterà a riprendere a Napoli la nostra normale attività di Comitato».

Intanto, le risposte di partecipazione del tennis campano sono entusiasmanti: a dicembre per le premiazioni dei campioni regionali e ieri all'Accademia di Aldo Russo e Mauro Sarnella, per i corsi da dirigenti, c'erano oltre 200 partecipanti, con la presenza tra gli ospiti di Nello Talento (membro di Giunta Coni), del presidente Coni Campania Sergio Roncelli, del direttore dell'Istituto di Alta formazione Michelangelo Dell'Edera: «Il nostro movimento cresce in praticanti, in tornei, in eventi organizzativi, in impianti coperti e in risultati tecnici - aggiunge la presidente di Comitato - ma sono orgogliosa soprattutto del nostro Consiglio direttivo e dell'unità di obiettivi che abbiamo fin qui raggiunto».
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