“Vi chiedo scusa - ha detto Pioli -, ma oggi non vorrei ripsondere alle domande. Il primo pensiero e’ per Davide. Era un capitano speciale, una persona speciale. Trovava sempre il tempo e il modo giusto per dire le cose a me e ai suoi compagni. Generoso, altruista, disponible. Me lo sono goduto per poco tempo, mi manca sempre di piu’, in ogni momento. Un pensiero ai suoi familiari, Renato e Anna, perche’ se Davide era cosi’ e’ perche’ loro sono speciali. Spero di incontrare i suoi fratelli, Marco e Bruno, gia’ domani. Per Francesca e Vittoria non ho trovato le parole per consolarle, ma posso promettere che per loro ci saro’ sempre.
I nostri tifosi hanno a volte la lingua linga, ma in compenso hanno un cuore grandissimo. Avrei voluto abbracciarli uno a uno per consolarli e trovare la forza per andare avanti tutti assieme. Un grazie a tutto il mondo del calcio. Una partecipazione cosi commossa di solidarieta’ significa che in un mondo descritto talvolta diversamente si trovano grandi valori. Stara’ a noi portarli avanti. E seguire l’esempio di Davide. La nostra proprieta’ si e’ comportata ancora una volta con signorilita’, umanita’ e disponibilita’. Sta aiutando me e la squadra. La mia squadra piange e soffre: Davide per loro era un punto di riferimento. Noi sappiamo che fare. Io per stimolare i miei giocatori ho sempre detto loro di giocare una gara come fosse l’ultima. Ecco, a Davide queste cose non le ho mai dette perche’ con lui non c’era bisogno. L’eredita’ piu grande che ci lascia e’ il seme della compattezza, insieme a serenita’ e amore per la Fiorentina. Ora tocca a noi coltivare, proteggere questo seme, custodirlo. Per fare in modo che possa germogliare per il nostro futuro. Tutti uniti in ricordo di Davide”. E poi Pioli e’ uscito dalla sala stampa con gli occhi gonfi.