L'immagine-simbolo dei venti di guerra che si respirano anche a Bergamo è il 4-0 di Miranchuk, il russo che non esulta tenendo il capo chino per rispetto al dramma dell'Ucraina del compagno Malinovskyi dopo aver scaricato in porta, saltati Augello e Colley, tutta la tensione del momento. L'Atalanta dello squalificato Gasperini (in panchina Gritti) e del falso nove Pasalic ovvia al crac dell'ucraino nel riscaldamento aprendosi in soli sei minuti la strada del ritorno al successo casalingo in campionato proponendo un altro poker dopi quello al Venezia a fine novembre, al cospetto di una Sampdoria sempre sconfitta lontano da Genova nell'anno nuovo.
Koopmeiners festeggia il 24/o compleanno con un gol per tempo e i nerazzurri si riportano a meno 3 dalla Juventus quarta col Torino ancora da recuperare. I genovesi, che tengono Sensi da mezzala sinistra più che dietro le punte, si aggrappano a Quagliarella, stoppato da Toloi al 2' che gli devia un tiro in angolo e al 18' quando lo recupera in scivolata. Quanto a Pasalic, nella sequela tattica al 4-2-3-1, triplettista dell'ultimo successo interno in A, marca subito le distanze incornando la palla da destra del mobilissimo Freuler, il più offensivo della mediana a due con De Roon. Al 20' proprio l'olandese spara a lato in corsa sullo scarico dopo il gioco a due in area tra Koopmeiners e Pessina. E sono proprio questi due i protagonisti del bis, col brianzolo a servire inserimento, e piattone a incrociare dell'olandese.