Inter-Juve, il calcio contro Pecoraro:
«L'audio di Orsato non era rilevante»

Inter-Juve, il calcio contro Pecoraro: «L'audio di Orsato non era rilevante»
di Pino Taormina
Lunedì 4 Maggio 2020, 08:00
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Figc e Associazione Arbitri decidono di evitare nuove tensioni dopo le dichiarazioni dell'ex capo della Procura federale Giuseppe Pecoraro. La via del silenzio, almeno per il momento, è la scelta di Gravina e di Nicchi, mai citato dall'ex prefetto ma chiaramente uno di quelli su cui l'indice era puntato. Nell'intervista di ieri al «Mattino» Pecoraro ha lanciato accuse pesanti, molto chiare, nei confronti degli arbitri e della scelta del presidente della Figc di sostituire i suoi aggiunti a pochi mesi dalla scadenza naturale del mandato.

«Io non credo che avremmo trovato prove di malafede e chiesi all'Aia prima e poi alla Lega, ai soli fini conoscitivi, i dialoghi audio-video tra Var e arbitro di quella partita. Insistetti: fateceli consultare, altrimenti che Procura federale siamo? Ce li diedero solo a inizio del campionato successivo. Ma lì ci fu la sorpresa. Apriamo il file e l'unico episodio in cui non c'è l'audio registrato era l'unico che ci importava: quello tra Orsato e il Var che aveva portato alla mancata espulsione di Pjanic. C'erano i colloqui di tutto tranne che di quello. Il motivo? Mi dissero che non c'era e basta. Io sono certo che non ci sia stato dolo, ma ero obbligato a procedere. Alla fine ho archiviato». Le dichiarazioni rilasciate dal prefetto hanno diviso il giorno dopo: chiaro, i sussurri che arrivano dal mondo degli arbitri parlano del fatto che «l'audio in questione era irrilevante» ed è per questo che è stato immediatamente cancellato e non è stato consegnato. Non era uno dei casi da protocollo Var e dunque - è la difesa - non dovevano essere conservati perché «altrimenti in archivio finirebbe qualsiasi cosa». Insomma, «non era stato clippato perché non rientrante nei casi Var del protocollo Ifab». Quindi va fatta una selezione di ciò che va inviato perché inviare audio dei colloqui di intera partita sarebbe impossibile. Pure se si tratta di Inter-Juventus. Va fatta selezione. Punto e basta. Ora, a ognuno il suo parere sul fatto che il contatto tra Pjanic e Rafinha sia da conservare oppure no, resta che l'audio non esista più. Ed è quello che Pecoraro ha voluto sottolineare. Mostrando sorpresa. Doveva sapere da regolamento che non c'era? Ne è rimasto stupito e ha archiviato. Tutti avrebbero voluto sapere cosa si sono detti Orsato e Valeri, se si sono detti qualcosa, se c'è stato o no un dialogo significativo. Infatti, Pecoraro insiste su un punto, fondamentale: «Quel che manca è la trasparenza». Daniele Orsato da pochi giorni è il nuovo rappresentante degli arbitri in attività.

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Gravina è rimasto infastidito dalle accuse di Pecoraro. Non ha mandato giù alcuni suoi pensieri, non ha gradito il tono dell'ex procuratore federale. Ma è chiaro che tra i due c'è stata una rottura netta, evidente. Gravina è alle prese con la questione della ripresa dei campionati di calcio e ieri è stato a lungo a contatto con i medici della commissione medica della Figc per apportare quelle modifiche importa dal comitato tecnico scientifico istituito dal governo, rispedito al mittente a inizio settimana per la sua scarsa chiarezza in alcuni punti che dovranno essere rivisti. Si aspetta proprio di conoscere quale sarà l'esito del nuovo incontro tra le due parti per capire se il nuovo protocollo, che la commissione medica della Figc sta ridisegnando in questi giorni, potrà convincere il governo a dare il via libera alla ripresa ufficiale della stagione. Ma nonostante gli impegni, Gravina non ha nascosto l'amarezza per le frasi di Pecoraro. Nei prossimi giorni potrebbe anche replicare, ma quando magari le acque saranno più calme. Per lui, al momento, resta la priorità della ripresa del calcio. E il suo braccio di ferro con le tante anime che invece spingono per lo stop definitivo. 
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