Una tripletta in finale, otto gol in totale e premiato con il titolo di capocannoniere: Mbappè si conferma un fenomeno assoluto ma a gioire alla fine ai calci di rigore è l'Argentina di Messi, suo compagno di squadra nel Psg. L'immagine finale è quella dell'amarezza di Kylian, consolato al centro del campo dal presidente francese Macron che poi ha commentato così la sconfitta ai rigori della Francia. «I Bleus ci hanno fatto sognare».
I primi due gol in 93 secondi, un rigore perfetto e una girata al volo spettacolare di destro, la terza rete a tre minuti dalla fine del secondo tempo supplementare con un altro penalty perfetto.
La coppa l'aveva alzata al cielo nel 2018 in Russia, il bis lo ha sfiorato in Qatar, impresa che era riuscita a Pelè con il Brasile: il numero 10 dei Blues dopo 4 anni si è confermato con la sua nazionale su altissimi livelli anche se non è riuscito a vincere la coppa per la seconda volta. Avrà la possibilità di farlo in futuro, il campione francese compirà domani 24 anni e il primo titolo lo vinse quando ne aveva soltanto venti. In due Mondiali ha segnato 12 reti, il giocatore più giovane a raggiungere la doppia cifra alle fase finali dei campionati del mondo, il sesto della storia che è riuscito a segnare in due finali consecutive.
Potenza e classe, abbina forza fisica a qualità tecnica: Mbappè ha tirato fuori il meglio del suo repertorio nella finale contro l'Argentina. E lo ha fatto nei momenti più difficili risollevando la Francia dallo 0-2 a poco più di dieci minuti dal 90esimo e nuovamente a tre minuti dal termine del 120esimo. Un fuoriclasse assoluto che dopo essere stato ben controllato dalla difesa dell'Argentina e limitato al meglio come tutti i suoi compagni si è acceso nei momenti topici del match venendo fuori alla distanza.
E così la Francia è riuscita ad arrivare ai rigori con una doppia rimonta e dopo aver effettuato sette cambi invece dei sei regolamentari (cinque più uno ai supplementari): il regolamento prevede un cambio in più in caso di sostituzione per un colpo alla testa, cosa che è successa alla Francia quando ha sostituito Rabiot con Fofana dopo un colpo al capo. I primi ad essere sostituiti da Deschamps dopo 41 minuti erano stati i deludenti Dembelè e Giroud che ha sfogato la sua rabbia lanciando con forza una bottiglietta a terra prima di sedersi in panchina.
A Deschamps, che dopo il gol del 2-2 di Mbappè ha zittito la panchina argentina, non è riuscito il bis mondiale, dopo il trionfo nel 2018 in Russia: doppio successo consecutivo da ct che era riuscito solo a Vittorio Pozzo, ct che vinse due Mondiali consecutivi con l'Italia nel 1934 e 1938. E Desshamps a TF1 ha espresso tutta la sua delusione per il ko ai rigori. «Se avessimo incassato il 3-0 non ci sarebbe stato nulla da dire, tutto questo crea più rimpianti. Non abbiamo fatto le cose giuste per un'ora, in seguito, con molto coraggio, energia e qualità, abbiamo spinto l'Argentina al limite. Quando tocchiamo qualcosa e ci sfugge, è ancora più difficile da digerire. Ma è così, e bisogna accettarlo».