Nico, l'ischitano di Berlino
volto nuovo della Germania

Nico, l'ischitano di Berlino volto nuovo della Germania
di Bruno Majorano
Domenica 2 Settembre 2018, 12:00
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È nato a Berlino 25 anni fa, ma nelle sue vene scorre sangue campano, e più precisamente ischitano. Nico Schulz, di mestiere difensore, gioca in Germania da quasi 10 anni: prima l'Hertha Berlino, poi il Borussia Mounchengladbach, ora l'Hoffenheim. Grazie alla sua ultima esperienza - il terzo posto in Bundesliga - ha conquistato anche la possibilità di giocare nella fase a giorni della Champions League in un gruppo dove i tedeschi se la vedranno con Manchester City, Shakhtar e Lione. «Ho già collezionato due presenze in Champions quando ero un giocatore del Gladbach, ma non vedo l'ora di affrontare le prossime sfide contro squadre tra le migliori del mondo. È il sogno di ogni giocatore scendere in campo in Champions. Il match in casa del City sarà davvero entusiasmante, così le altre due sfide e Lione saranno grandi partite».

Il cognome di Nico (Schulz) potrebbe trarre in inganno, perché le sue origini sono italiane (mamma tedesca e papà italiano), e più precisamente ischitane. «Ho scelto di giocare con il cognome di mia madre perché genitori non si sono mai sposati. Mio fratello, ad esempio, si chiama Gianluca, un nome molto più italiano del mio. La famiglia di mio padre si chiama D'Abundo». E Nico in Italia è venuto spesso. «Quando ero bambino andavo in vacanza in Italia ogni estate con i miei genitori. L'ultima volta sono stato lì tre anni fa. Ischia mi piace moltissimo, è una bellissima isola. Il cibo è strepitoso. Adoro la pasta al forno di mia nonna. Purtroppo non parlo benissimo l'italiano. Mio padre mi ha mostrato l'isola e la mentalità italiana».
 
Anche dalla Germania segue il calcio italiano e la serie A. «Lo trovo un campionato in continua crescita. Spero possa tornare presto ai fasti di un tempo. Da piccolo uno dei miei idoli era Paolo Maldini: lo adoravo. Il Napoli è un grande club e l'atmosfera del San Paolo è davvero incredibile». A proposto di Napoli, sulla panchina degli azzurri siede un allenatore che Nico ha conosciuto ai tempi in cui Ancelotti era alla guida del Bayern Monaco. «Lo considero un vero gentlemen. È un grande allenatore e infatti ha vinto tanto».

Proprio qualche giorno fa è arrivata per Nico la convocazione da parte della nazionale tedesca, la prima in quella di Loew dopo le esperienze con le squadre giovanili. «Sono molto felice della convocazione. Non vedevo l'ora. Ho lavorato molto e devo ringraziare l'Hoffenheim per avermi dato la possibilità di crescere tanto». Merito di un club nel quale indossa la numero 16 in onore del suo primo figlio, nato nel 2016, e che gli ha dato fiducia. Ecco perché adesso Nico vuole continuare alla grande il suo percorso con l'Hoffenheim, in Germania e in Europa. «Sarà una stagione avvincente con l'Hoffenheim, sarà eccitante e piena di impegni. Lo scorso anno siamo arrivati terzi e quest'anno vogliamo provare a migliorare ancora. Sarà difficile ma faremo del nostro meglio».
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