Alla fine, forse, hanno ragione quelli che pensano che la Roma sia una squadra più europea. Adatta alle competizioni internazionali, o almeno adatta all’Europa League. Non si spiegherebbe, in caso contrario, il doppio rendimento dei giallorossi: malissimo in campionato, molto bene in Europa League. Stasera l’andata della semifinale, contro il Manchester, è l’occasione per una città intera. Alla guida quel tecnico a due volti, Paulo Fonseca, con il destino appeso a un filo e lui questa situazione la respira da tempo. Ma vuole portare a termine al meglio il suo percorso in giallorosso: l’allenatore portoghese, in Europa, viene da nove vittorie, due pareggi e una sconfitta.
Nel 2021 è imbattuto, avendo giocato le tre partite a eliminazione diretta, con Braga (due vittorie), con Shakhtar (due vittorie) e con l’Ajax (una vittoria e un pari). La Roma in questa competizione viaggia a testa alta e con la faccia tosta: sa attaccare e sa, quando necessario, rintanarsi dietro. Fonseca guarda alla finale non più come un miraggio, la sua squadra in un anno è cambiata, basti ricordare l’umiliante sconfitta (in gara secca) contro il Siviglia negli ottavi della scorsa stagione.
Paulo sa perfettamente che, molto probabilmente, il suo destino non cambierà nemmeno dopo un eventuale successo della Coppa: il discorso con Sarri non è chiuso, ma le parti sono molto avanti e la prossima settimana ci sarà un altro incontro con il manager dell’ex tecnico del Napoli. Ma questo non disturba (almeno apparentemente) il lavoro di Fonseca, che vuole togliersi la soddisfazione di portare la Roma in finale, cosa che non era mai successa in Europa League: andando in semifinale già ha stabilito un record (dopo la semifinale di Champions raggiunta da Di Francesco nel 2018). «Non possiamo andare a Manchester solo per difendere. Dobbiamo avere la palla, l’iniziativa, il coraggio di uscire e giocare contro lo United. Essere ambiziosi. Abbiamo le nostre armi da sfruttare. È una grande opportunità per il club, ma anche per la città e per i giocatori.
La vittoria della Coppa aiuterebbe, ma non sarà facile visto l’avversario di questa doppia semifinale, che proprio ieri, attraverso la sua pagina social, ha ricordato il 7-1 di 14 anni fa. Paulo confida nella forza e nella voglia degli ex United, Smalling e Mkhitaryan. Chris, ieri, era al fianco del tecnico nella conferenza della vigilia. «Un turno difficile da superare, ma sarebbe straordinario riuscirci e avvicinarci a un trofeo che cambierebbe le nostre prospettive e che ci darebbe un grande slancio. «Mi sento bene, ho saltato molte partite ed è inusuale per me. Ma mi sento fisicamente a posto, pronto a dare il mio contributo. Sappiamo l’importanza di questa partita, vogliamo rendere i tifosi orgogliosi. È una gara speciale, è una semifinale. Conosco l’importanza di portare a casa il trofeo, sarà un grande match. Pensiamo a vincere la Coppa», così l’inglese.