Nel pomeriggio ha parlato Eusebio Di Francesco nella sala stampa del 'miticò Marakanà di Belgrado, uno degli stadi più caldi d'Europa che in origine ospitava oltre centomila persone, oggi 'solò 55 mila. Il Sassuolo ha chiesto ai vertici dell'Uefa di poter osservare 1' di silenzio domani sera per ricordare le vittime del sisma che ha colpito il centro Italia. «Ci teniamo ad essere vicino alla gente che in questo momento soffre - ha detto Di Francesco - E poi io sono di quelle parti, di Pescara, e mi sento particolarmente vicino a questa tragedia. Tutto il giorno ho guardato i Tg nella speranze che si fermasse il numero delle vittime». Il tecnico ha parlato poi di questa sfida che vede il Sassuolo ovviamente favorito sia per il risultato dell'andata, ma anche per la superiorità nel gioco mostrata contro la formazione serba. «Mi piacerebbe se questo stadio fosse pieno - ha aggiunto - noi d'altronde giochiamo per portare pubblico negli stadi. Guai a sottovalutare questo impegno. Ai miei subito dopo la partita di una settimana fa, ho detto che quello era solo il primo tempo. Si riparte dallo zero a zero e noi giocheremo per vincere perché vogliamo passare il turno. Questa è la nostra mentalità che vogliamo portare nei nostri impegni fuori dall'Italia. So che non sarà facile, ma non siamo abituati a fare calcoli. Non scenderemo in campo per contenere o difendere il vantaggio, ma per giocare. All'andata non ho visto il vero Stella Rossa, anche se quella sera ho apprezzato solo un grande Sassuolo». Sulle sue scelte il tecnico abruzzese non si sbilancia. «Quella di Matri potrebbe essere una idea, ma deciderò nella notte». Di Francesco, ex giocatore della Roma e molto legato a quei colori, ha parlato anche dell'eliminazione dei giallorossi dalla Champions. «Le partite sono sempre da affrontare in determinate maniere.
Poi un episodio, una espulsione può cambiare tutto. Nel caso specifico la Roma è stata anche sfortunata e questo mi dispiace viste le mie simpatie verso questo club».