Salernitana, bilancio in chiaroscuro:
​tutti a rapporto da Iervolino

Il patron convoca ad, direttore sportivo e allenatore

Iervolino e Milan allo stadio di Monza
Iervolino e Milan allo stadio di Monza
di Pasquale Tallarino
Martedì 15 Novembre 2022, 08:14 - Ultimo agg. 12:37
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Occhi negli occhi, la Salernitana sarà in riunione permanente. Si comincia oggi: il patron Danilo Iervolino ha convocato gli stati generali granata e tirerà la linea. Tutti convocati: amministratore delegato, diesse, allenatore. Nicola li ha spesso chiamati «debriefing». Il patron, al termine della scoppola contro il Sassuolo, scelse invece un'altra espressione: «Riappacificazione generale tra tutte le componenti». Quaranta giorni dopo, il club granata riflette di nuovo: panchina, acquisti, soprattutto cessioni.

L'indice di liquidità finisce di solito sotto la lente d'ingrandimento delle società di calcio, in questo periodo. Chi sfora paga pegno e poi bisogna intervenire con il portafoglio dell'investitore oppure facendo cassa con la vendita di giocatori. Con il nuovo attivo poi si può ingaggiare in subordine. La Salernitana deve fare attenzione pure a questo scenario: in estate ha speso molto, a gennaio aveva programmato solo ritocchi. E adesso? Nel primo di tanti confronti che inaugurerà oggi, il club rifletterà certamente su ruoli in campo, punti di forza e debolezza. La strategia, però, è ovviamente legata al progetto tecnico, alla permanenza di Nicola, alle riflessioni che, a guardar bene, la Salernitana può concedersi il lusso di portare avanti ad oltranza fino alla ripresa della preparazione, il primo dicembre. Però è tempo prezioso, da far fruttare. E il tempo è denaro. Iervolino lo disse il giorno in cui si presentò alla città: «Non ho paura di spendere, non c'è problema. Mi dà fastidio, invece, sperperare anche un solo centesimo. Per spendere deve esserci sempre una ragione, un motivo».

Il tempo, cioè le prime quindici partite, ha «detto» questo: diciassette punti, quattro vittorie, un punto afferrato su nove disponibili nelle sfide alle neopromosse, quattro su sei strappati al tandem Juventus-Lazio, dieci punti di vantaggio dalla zona rossa ma anche un punto nelle ultime tre partite, cioè meglio solo delle derelitte Verona e Sampdoria, meglio dell'Atalanta che ha però affrontato pure Napoli e Inter, stesso bottino del Sassuolo. «Il resto del mondo» ha fatto meglio. Dietro i teloni del centro sportivo Mary Rosy, presente anche l'ad Milan, ha preso forma il processo di normalizzazione, com'è giusto e strategico che sia: c'è stata ampia copertura dell'evento «ripresa della preparazione» con foto, video.

L'arcobaleno ieri pomeriggio è spuntato davvero in cielo. Ma l'avvelenamento da sconfitta, anzi sconfitte, non è scomparso affatto. «Sentiamo la voce degli amici e il rumore dei nemici» fu l'espressione usata dal direttore sportivo De Sanctis in estate, a mercato concluso. Adesso è un po' come se fosse estate: pausa lunga, mercato da affrontare di nuovo.


La domanda è proprio questa: se la Salernitana osserva il calendario d'inizio 2023 il Milan, il Torino, Atalanta, Napoli, Lecce, Juventus, Verona sente solo la voce degli amici, cioè i dieci punti attuali di vantaggio, o si preoccupa anche di avere qualche nemico in più? La proprietà vuole fare una valutazione asettica, complessiva, osserva tutto e tutti. Le vittorie sono arrivate con i gol di Dia, pure di Piatek, di Candreva. Le sconfitte sono arrivate anche a causa degli errori di Vilhena (Firenze), di Daniliuc (a Monza). Sono allenati e sono stati ingaggiati dalle stesse persone, quindi c'è sempre da dividere meriti e responsabilità, panchina e direzione sportiva. Poi però ci sono anche l'impatto sulle partite, l'atteggiamento della squadra e le scelte di formazione, che non possono essere messi in condivisione.

 

Bonazzoli, fortemente voluto dal presidente Danilo Iervolino insieme a Valencia, poi Vilhena sono i giocatori di maggiore ingaggio e pedigree che il partito degli scontenti (sempre più folto, in seno alla società) chiederà probabilmente al diesse De Sanctis di collocare altrove. Bonazzoli guadagna 1,5 milioni di euro a stagione. Il campo dice che va trovata una squadra a Kastanos, che pure era stato il primo centrocampista restituito alla causa, prima della sconfitta in Coppa Italia contro il Parma. Sambia non ha avuto minutaggio: potrebbe chiedere di andare via. Se, come pare, Sy e Kristoffersen non avranno mercato, la soluzione sarà l'incentivo all'esodo. Mikael è un problema da spostare a giugno. Il campo dice pure che la Salernitana senza Fazio, Lovato e Gyomber si è riscoperta a corto di difensori ma forse anche priva di un pizzico di cattiveria agonistica. Non è escluso che si ricorra ad un altro difensore, di nuovo esperto. Poi è mancata la scintilla che legasse centrocampo e attacco. La scintilla l'anno scorso era Ederson e servirebbe un clone. L'altro centrocampista da ingaggiare eventualmente dipende dalla possibile uscita di Vilhena.
 

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