Salernitana, premi e rinnovi:
Nicola riflette ma l'intesa è vicina

Salernitana, premi e rinnovi: Nicola riflette ma l'intesa è vicina
di Alfonso Maria Avagliano
Sabato 28 Maggio 2022, 08:19 - Ultimo agg. 15:21
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Se vuole strapparsela per davvero quell'etichetta che qualcuno gli ha appiccicato, la Salernitana 2022/23 non può che essere la migliore occasione, al netto della chimica giusta che si è già creata. Davide Nicola non è mai partito in Serie A, dall'inizio, alla guida di una squadra che dichiaratamente guarda dalla metà classifica in su e può farlo l'anno prossimo: non c'è ancora il nero su bianco, ma è in granata che vorrebbe dimostrare di «non essere un allenatore buono solo da subentrato e per la salvezza». Glielo ha chiesto Sabatini, glielo ha ribadito ieri l'altro Danilo Iervolino in occasione della festa del fratello, Raffaele. Per farlo, Nicola deve dire sì al rinnovo annuale, a cifre superiori rispetto a quelle guadagnate nell'ultimo scorcio di stagione, con premi e bonus legati ad obiettivi. L'offerta per chi ha sempre «fame» sportiva, proprio come Nicola.

Che tuttavia si aspettava (e pare abbia chiesto) un biennale, dopo aver dimostrato tanto con l'impresa salvezza. Quel pizzico di fiducia in più che non guasta potrebbe arrivare subito oppure in seguito, una volta tolta l'etichetta. Il presidente è attento alla meritocrazia, ma anche alla continua produttività nell'azienda calcio: lunedì ha prospettato al trainer assieme al ds orizzonti contrattuali e tecnici, lasciando a Nicola il tempo per pensare «con molta educazione ed attenzione», come ha ricordato anche l'Ad, Milan. E Nicola si è preso tempo per parlarne anche con il suo staff. La strada verso l'intesa, in ogni caso, sembra ben tracciata. Stamattina dovrebbe esserci un nuovo incontro telefonico tra le parti. L'inizio della prossima settimana potrebbe essere quello decisivo. Certo, la panchina granata fa gola. Andrea Pirlo, contattato a gennaio da Sabatini che non ne riscontrò adeguate motivazioni, potrebbe aver cambiato idea. Qualcuno caldeggia Fabio Cannavaro, avvistato più volte all'Arechi (da amico di Iervolino e dei suoi collaboratori, ufficialmente). Ma è Nicola, ovviamente, ad essere in cima alla lista.

Da oggi il mister sarà in Piemonte per godersi qualche giorno di relax. Ieri ha ritirato la «Figurina d'Oro» a Rimini, premio indetto da Panini e da Assoallenatori con i voti degli appassionati sul web. «La mia storia da ragazzino parte dalle figurine, mai avrei immaginato di ricevere un premio così», ha dichiarato. Correva l'anno 1994 quando per la prima volta comparve sull'album più amato, in maglia Ancona, in coppia con Gianluca Berti. Il ciuffo biondo è rimasto lo stesso. «Rappresento un gruppo nutrito, partendo dal presidente fino al direttore, alla squadra e alla nostra gente. La cosa più bella è stata vedere i sorrisi dei tifosi. Non potrei pensare di avercela fatta da solo al termine di un'annata travagliata. Cosa ho detto nell'intervallo del match con l'Udinese? Con grande pacatezza, che non avevamo fatto tutta quella strada per arrivare all'ultima partita e giocare un calcio che non era il nostro», ha confessato sul palco. Poi, l'occhiolino alla proprietà: «L'Arechi è una bolgia. Sarebbe davvero bello se con questo presidente e questo ds si riuscisse a consolidare la categoria, ma le scorciatoie non esistono. Sabatini ha una passione fuori dal comune, un divoratore di obiettivi è una persona semplicemente complessa. È un onore per me lavorare con lui». Mentre Nicola era in Romagna - dove ha pure incrociato la bandiera granata, Roberto Breda, che fu suo compagno al Genoa - Sky trasmetteva una sua intervista registrata mercoledì, in cui ribadiva di non voler festeggiare oltre il giusto («Non mi piace l'eccessivo can can dopo il raggiungimento dell'obiettivo, penso già a cosa vorrei fare dopo»).

Dopo il cenno alle «scorciatoie», altri segnali, ancora: «Presidente e direttore hanno creato in me una vibrazione interna, la loro colpa è stata questa; da quando mi hanno prospettato la missione salvezza per me è diventato troppo importante provarci». Lo smartphone fuori dalla tasca ed il suo solito hashtag. «E adesso avanti così, verso nuovi obiettivi: #semprealmassimo». 

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Club al lavoro per il romitaggio estivo che partirà la seconda settimana di luglio. La destinazione resta l'Austria, ma oltre a Mils (a due passi da Innsbruck) si candida anche una località nei pressi di Salisburgo che favorirebbe logisticamente le amichevoli immaginate con Schalke e Bayer Leverkusen. Le due squadre tedesche svolgeranno proprio in quella zona la loro preparazione precampionato. 

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