Salernitana-Venezia 2-1:
Verdi fa impazzire l'Arechi

Salernitana-Venezia 2-1: Verdi fa impazzire l'Arechi
di Enrico Vitolo
Giovedì 5 Maggio 2022, 17:00 - Ultimo agg. 21:00
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È tutto vero, verissimo. Forse impensabile fino a qualche tempo fa, ma ora la Salernitana di Nicola si sta davvero attrezzando per il miracolo. Specie oggi che dopo la (sofferta) vittoria nel tanto atteso recupero con il Venezia esce per la prima volta dalla zona retrocessione. E pensare che dopo neppure un minuto di gioco i granata si sarebbero potuti ritrovare già costretti a rincorrere, ma Sepe è bravo a bloccare il tentativo ravvicinato di Ceccaroni (azione nata da calcio piazzato). Dopo aver spaventato i quasi 23.000 dell’Arechi, tre minuti più tardi il difensore dei veneti spaventa invece i suoi con un tocco di mano sulla conclusione di Fazio. Lo stadio invoca il Var che richiama Mariani che non può far altro che indicare il dischetto, lì dove dopo tre minuti di attesa si presenta Bonazzoli che con grande freddezza batte Maenpaa. Il vantaggio ribalta la storia tattica della gara, ma nonostante ciò la Salernitana non è sempre libera mentalmente nel proporre il calcio che vorrebbe Nicola. E allora non resta che provare a rendersi pericolosi con le palle inattive. Al 22’ dopo un batti e ribatti Ederson ci prova di tacco in tuffo sfiorando il palo alla sinistra di Maenpaa, al 37’ invece dopo un flipper ancor più clamoroso nessuno tra Gyomber (rovesciata sballata), Fazio (liscio) e Djuric (salvataggio di Caldara quasi sulla linea) riesce a mettere in ghiaccio la partita. 

La partita in diretta 

Anche perché il Venezia resta concretamente in partita, seppur costretto ad accontentarsi del tentativo dall’interno dell’area di rigore di Aramu al 26’ che Radovanovic con il corpo respinge. Una partita che la squadra di Soncin rende ancora più viva e avvincente nella ripresa. Complice anche l’inevitabile stanchezza dei granata, il Venezia questa volta abbina al gioco anche le occasioni da gol. Al 57’ Okereke non serve nello spazio il liberissimo Ullmann ma preferisce fare tutto da solo continuando prima la cavalcata centrale e poi facendo partire un potente tiro dai venti metri sul quale Sepe deve superarsi in tuffo a mano aperta. Pochi secondi e il numero uno granata concede il bis sul colpo di testa di Caldara, ma sul proseguo dell’azione Henry è rapido ad anticipare Fazio e, con il supporto della traversa, ammutolisce l’Arechi.

Ma per poco, molto poco. In un attimo infatti Nicola, oltre a Belec per l’infortunato Sepe, ribalta tutto con Kastanos e Verdi. Non solo la formazione, ma anche il risultato.

 

Dopo il brivido provato lungo tutta la schiena al 65’ quando Caldara, ancora una volta in versione attaccante, ci prova con una girata che non entra per poco in porta, al 67’ ecco che l’Arechi torna ad esplodere di gioia. Il merito è proprio dei due nuovi entrati. Kastanos dal limite prova a calciare favorendo l’intervento di Verdi che di forza batte Maenpaa dall’interno dell’area di rigore. E così tutto ritorna alla normalità in pochissimo tempo. Ma nonostante il nuovo vantaggio la sofferenza è praticamente costante fino alla fine per la Salernitana e il suo popolo. Domandare ai diretti interessati quando all’83’ viene vissuta in religioso silenzio, ma quel silenzio che fa tanta paura, la punizione di Aramu che esce praticamente di nulla. Una sofferenza che, nonostante l’espulsione di Ampadu, dura fino al termine dei cinque minuti di recupero, poi però dopo tanta paura l’Arechi può finalmente scaricare la tensione e tornare ad esplodere di gioia. Questa volta definitivamente.

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