Salernitana al bivio contro il Verona, Nicola: «Scontro diretto, chance per tutti»

Si parte con la difesa a tre con Bradaric pronto a scalare

Davide Nicola
Davide Nicola
di Pasquale Tallarino
Lunedì 13 Febbraio 2023, 07:53
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Verona-Salernitana non è una finale: Nicola, allenatore dei granata, obietterebbe spiegando che «finale» si dice alla fine. Però è innegabile che questa gara sposterà gli equilibri: può rilanciare l'Hellas o rasserenare i granata che hanno davanti a sé la stessa tipologia di gara senz'alba, lo stesso bivio superato a Lecce a pieni voti. Il Verona ha già raccolto 7 punti nel 2023. Ha rimediato solo un ko contro l'Inter, è in fiducia. Insomma se fa l'impresa, inguaia la Salernitana: la risucchia in zona retrocessione e riduce lo scarto in classifica da - 7 a - 4.

Tameze e Duda sono il mastice a centrocampo, Depaoli e Doig i cursori di fascia, Lazovic lega il gioco e Ngonge è la sorpresa degli ultimi tempi.

Il Verona giocherà sul ritmo e sui nervi. Non potrà cercare la testa di Djuric ma solo le sponde di Lasagna: il gigante bosniaco, ex di turno come Verdi, si è arreso al dolore che gli imprigiona il ginocchio. Nicola invece ha tre attaccanti che tiene in caldo: si aggrappa a Dia, ha bisogno dei gol di Bonazzoli e non trascura Piatek. Nelle rotazioni del Bentegodi, i primi due sono favoriti. Lo stopper sarà Troost-Ekong. Giocherà Lovato vicino all'ex Watford. Paga dazio Sambia. Bronn è confermato ma inizialmente dovrebbe posizionarsi sul fianco destro di Ekong, nella difesa a tre. La stessa difesa può diventare a quattro: sarà sufficiente decentrare Bronn e arretrare di qualche metro il mancino Bradaric. La tattica aiuta e serve a limitare le fonti di gioco altrui. Da sola, però, non basta: serviranno aggressività, fisicità, insomma le armi del Verona.


Nicola sceglie l'etichetta per questo match: è «scontro diretto». In conferenza stampa, dopo aver ricevuto l'abbraccio di mille tifosi nella rifinitura a porte aperte, ha detto che la Salernitana deve giocare svelta di gambe e di pensiero, ma anche senza paura. «Difesa a tre o quattro non importa, dipende sempre da come stanno gli avversari. Ormai nel calcio non c'è più un solo modulo, ma ci sono tante variabili. Noi ci abituiamo a lavorare su due o tre soluzioni che possono permetterci di occupare più o meno il campo», ha esordito il tecnico granata. Ha parlato prima di conoscere la lista dei convocati del Verona: «Nella lettura dello sviluppo del loro gioco cambierà qualcosa, perché chi ha Djuric sa benissimo come metterlo in campo: lui ha la capacità di essere molto attento sui cross». Ma tocca a Lasagna e quindi «cercherà la palla con sponda, come da sua caratteristica. Vediamo chi ci sarà in attacco anche se a me interessa che in campo ci sia la Salernitana, perché è uno scontro diretto da giocare con entusiasmo e consapevolezza».

Difficilmente si priverà di Vilhena. Coulibaly è favorito sulla concorrenza perché ha caratteristiche di lotta e di contenimento. Occhio, però, alla candidatura di Kastanos che il 9 gennaio 2022, proprio a Verona, pescò dal cilindro la punizione-gioiello e regalò a Iervolino, fresco di presidenza, la sua prima gioia da patron. Oggi il presidente non sarà a Verona. Ritirerà invece a Roma il premio «Andrea Fortunato - Lo sport è vita» e firmerà il protocollo d'intesa con la fondazione Polito per il passaporto ematico. Poi farà il tifo a distanza sperando in una «impresa leggendaria», com'è solito dire. «Talvolta bisogna saltare la prima linea di pressione avversaria - ancora Nicola - Ballottaggio aperto per il play? Bohinen e Nicolussi sono diversi: il primo è più fisico e tocca molte volte il pallone. Nicolussi ha geometrie, è svelto, può giocare lungo e inserirsi. Contro una squadra che pressa, noi non avremo molto tempo per ragionare con il pallone tra i piedi».

In panchina andrà pure Gyomber. Ieri in rifinitura aveva cominciato a sferrare pugni su una zolla del manto erboso. Tutti avevano pensato al peggio ma poi lo staff sanitario lo ha rimesso in sesto curandogli una lieve dolenza alla caviglia. «Certo che sarà con noi», ha sorriso l'allenatore della Salernitana. Poi ha aggiornato sui lungodegenti: «Ci vorrà ancora una settimana per vedere Mazzocchi con noi. Maggiore sta facendo un recupero importante dal punto di vista dell'intensità della corsa, come Fazio». Bonazzoli si era scontrato con il portiere alla prima esercitazione ma dopo il ghiaccio spray ha ripreso ad allenarsi. Ha chance di giocare? «Domani tutti ne avranno, non ho dubbi ma possibilità - dribbla Nicola - Se guardiamo alle statistiche, hanno più o meno giocato sempre gli stessi uomini. Semmai il dubbio è capire se possano esserci calciatori che hanno giocato di meno. Ci sono giocatori che hanno sempre giocato e altri un po' meno. Chi c'è stato sempre, ha giocato perché ha meritato. Ma ci sono anche giocatori che hanno dato davvero tanto e possono essere in calo».
 

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