Cremonese-Benevento, finalmente:
Inzaghi ha voglia di serie A

Cremonese-Benevento, finalmente: Inzaghi ha voglia di serie A
di Luigi Trusio
Domenica 21 Giugno 2020, 12:00
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A 105 giorni di distanza dall'ultima volta, il Benevento torna in campo per riprendere la sua fantasmagorica traversata. Questo pomeriggio a Cremona (fischio d'inizio alle 18), in una delle città colpite al cuore dal Covid-19, i giallorossi renderanno omaggio rispettosamente alle vittime della pandemia, lanceranno un messaggio di speranza affinché anche attraverso il calcio il Paese possa rialzarsi e poi scenderanno nell'arena a battersi con lo stesso spirito dei gladiatori sanniti. Per consolidare un dominio incontrastato, mietere ancora primati (eguagliando innanzitutto quello, assoluto, delle 8 vittorie consecutive in trasferta del Palermo 2013/14 e quello dei successi esterni totali nei tornei a 20 squadre detenuto dal Torino 2000/01) e avvicinarsi ad altri record e, soprattutto, testare il livello di condizione complessiva della squadra dopo 3 mesi e mezzo di stop. «Sono curioso anche io di vedere come stanno i ragazzi. In allenamento mi hanno stanno dando buone sensazioni - spiega SuperPippo - ma è chiaro che il riscontro del campo è altra cosa. Di sicuro è impensabile ritrovare subito la squadra che ho lasciato, quella aveva il pilota automatico ed era una schiacciasassi. Sono convinto però che gradualmente riusciremo ad avvicinarci a quei livelli».

La lunga pausa ha lasciato strascichi in tutte le squadre e il Benevento non è stato risparmiato. Inzaghi oltre che ai lungodegenti Antei, Sanogo e Vokic, dovrà rinunciare anche a Viola e Letizia. Il primo è ancora sofferente per una botta, il terzino partenopeo ha accusato problemi muscolari e ha provato a recuperare, ma Inzaghi ha preferito non forzarlo per non rischiare di perderlo per un periodo più esteso. Gli altri acciaccati, incluso Insigne, sono stati inclusi tra i convocati e sono partiti ugualmente con il charter Carpatair decollato alle 17.26 da Capodichino e atterrato a Bergamo Orio al Serio alle 18.44. «Ho ancora molti dubbi relativi alla formazione. Prima i ballottaggi - precisa Inzaghi - venivano risolti in base al tipo di partita che ritenevo di impostare, mentre adesso valuterò principalmente la condizione. Devo capire chi ha nelle corde 60 minuti e chi 30. I cinque cambi mi aiuteranno e di certo li sfrutterò tutti». In assenza di Viola si fa sempre più largo l'ipotesi che Inzaghi si affidi al 4-4-2 in evidente (quanto necessaria) continuità con l'ultima apparizione datata 8 marzo (contro il Pescara). Il forfait di Letizia indurrà SuperPippo a ridisegnare il pacchetto di retroguardia e sistemare Barba sul versante mancino con Maggio dalla parte opposta, mentre in mezzo Tuia sembra in vantaggio su Volta per affiancare Caldirola. Kragl si è allenato di più rispetto all'acciaccato Insigne in settimana e il posto sulla corsia destra nella mediana a quattro dovrebbe essere suo, con Hetemaj e Schiattarella in trincea e Improta a sinistra. In attacco il tandem Moncini-Sau. «Quando leggo i giornali e vedo cosa dicono dei miei ragazzi - rivela Inzaghi - mi si riempie il cuore di gioia. Per fortuna si riprende a giocare e già questo ci sta restituendo una parvenza di normalità. Non ho mai pensato che i giochi di palazzo potessero scipparci ciò che abbiamo conquistato sul campo. Tanto ero tranquillo che avremmo rivinto anche il prossimo campionato, magari non nella stessa maniera, ma ci saremmo ripetuti. I festeggiamenti? Quando avremo il conforto dell'aritmetica, con le dovute precauzioni, non potranno negarceli, li faremo in mascherina. Stanno riaprendo tutto, cinema, teatri, discoteche, mi auguro che tocchi anche agli stadi».

Gli fa eco il sindaco Mastella, che proprio ieri è tornato sulla cittadinanza onoraria al presidente Oreste Vigorito. «Proporrò, prima in giunta, in settimana e poi in Consiglio comunale - ha scritto il sindaco su Facebook - la cittadinanza onoraria al presidente Oreste Vigorito. Appaiono incontrovertibili i meriti sportivi e sociali che lo identificano con la nostra comunità. Lo annuncio dopo aver riferito della mia intenzione ai gruppi consiliari di maggioranza e opposizione, e proprio oggi (ieri per chi legge), alla vigilia della ripresa del campionato, come atto beneaugurante del nostro ritorno in serie A. Il presidente Vigorito si è detto onorato di ricevere la cittadinanza che, per diverse ragioni, era rimasta ferma al palo». E nel ringraziare patron e squadra ha rivolto il suo bocca al lupo per il match di oggi. «Quando sarà, festeggeremo con gioia, e nel ricordo di quanti avrebbero voluto essere con noi alla festa e il terribile virus ha portato via - conclude -. Ricorderemo le famiglie che hanno sofferto ma ringrazieremo in modo serio e responsabile i nostri protagonisti di questa impresa. Lo faremo attenendoci alle regole sanitarie».
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