Salernitana, c'è la mini proroga:
Lotito deve lasciare il 25 giugno

Salernitana, c'è la mini proroga: Lotito deve lasciare il 25 giugno
di Eugenio Marotta
Martedì 18 Maggio 2021, 08:00
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Mezzo punto in favore della Salernitana. Il Consiglio federale ha concesso ieri una proroga di 14 giorni al club di Lotito e Mezzaroma per cedere la società. In caso contrario, il club granata non potrà iscriversi al prossimo campionato di serie A, nonostante la promozione conquistata sul campo il 10 maggio scorso al termine del torneo cadetto chiuso al secondo posto in classifica (alle spalle dell'Empoli). 

Il termine ultimo per il passaggio della maggioranza del pacchetto azionario dell'ippocampo, dunque, non è più l'11 giugno prossimo (come stabilito dalle norme federali), ma il 25. Esattamente a tre giorni esatti dalla scadenza per la domanda di iscrizione al campionato di massima serie. 

Il problema della multiproprietà (Lotito è presidente della Lazio e co-patron del club granata insieme al socio e cognato, Marco Mezzaroma) ed in particolare della promozione della Salernitana in serie A è stato uno degli argomenti all'ordine del giorno affrontati ieri in via Allegri a Roma. Il Consiglio Federale ha dato seguito a quanto aveva già stabilito il mese scorso quando aveva vietato ogni forma di comproprietà societaria, salvaguardando le realtà preesistenti (De Laurentiis: Napoli e Bari; Lotito: Lazio e Salernitana e Setti: Verona e Mantova). È chiaro che il caso della Salernitana è di scottante attualità proprio perché i due club controllati da Lotito si ritroverebbero oggi addirittura nella stessa categoria. Ipotesi questa ovviamente inammissibile. Perentorio il commento del numero uno della Figc, Gabriele Gravina. «Riguardo la promozione della Salernitana abbiamo ribadito ciò che è scritto nell'articolo 7 dello Statuto Federale, ma in maniera meno rigida - ha dichiarato il n. 1 della Figc al termine del consiglio federale durato circa due ore - Abbiamo sancito la delibera che oggi notificheremo al presidente Lotito sull'impossibilità di mantenere la doppia proprietà di Lazio e Salernitana.

I tempi dovrebbero partire dalla notifica e quindi oggi (ieri per chi legge), non ci saranno sanzioni. Lotito avrà tempo fino a tre giorni prima dall'iscrizione al campionato per far decadere la doppia proprietà». 

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Sponda Salernitana, Lotito si è sempre detto pronto a rispettare le regole, ma sottolineando più volte «per chi sa leggerle». Mezzaroma gli ha fatto eco ribadendo che l'attuale proprietà e pronta a passare la mano, ma alle condizioni stabilite dai venditori, non dagli acquirenti, che non accetterà un «esproprio proletario» e che esistono anche norme del codice... civile. Le parti, insomma, hanno schierato le munizioni. «Noi non intacchiamo la proprietà privata - ha replicato Gravina - La proprietà resta in capo agli stessi soggetti. Noi non siamo la controparte della Salernitana, ma siamo rispettosi di principi e regole. Il club si è guadagnato la A, questo però dipende dal senso di responsabilità dei soggetti che devono permetterlo. In caso contrario la Salernitana non scompare dal panorama calcistico italiano. La non ammissione è un'ipotesi che non prendo neppure in considerazione».

Tra le ipotesi che stanno prendendo piede potrebbe esserci la cessione del controllo del pacchetto di maggioranza societario (così come dell'influenza dominante) ad un fondo straniero (si parla di una holding con sede in Qatar), con la totale uscita di scena di Lotito. Mezzaroma, invece, potrebbe rimanere in quota di minoranza con il diggì Fabiani a fare da traghettatore sulla tolda della nave. 

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