Vigorito lascia il Benevento,
Mastella: «Siamo con lui, resti!»

Vigorito lascia il Benevento, Mastella: «Siamo con lui, resti!»
di Marco Borrillo
Domenica 29 Maggio 2022, 11:00
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Un comune senso di delusione misto a un sentimento di speranza aleggia tra i massimi esponenti del mondo della politica e dello sport cittadino, intervenuti subito dopo l'annuncio del patron giallorosso di voler definitivamente lasciare la guida del club.

Immediata la reazione del primo cittadino di Benevento Clemente Mastella, che in una nota diffusa nel tardo pomeriggio di ieri ha subito dichiarato di aver sentito il patron «al quale - ha scritto - ho espresso la mia solidarietà e quella della città per il gesto di imbecillità sportiva e di non riconoscenza che ha subito da pochissimi pseudo-tifosi. Il presidente mi ha manifestato la sua amarezza, che è anche la mia e della città, per atteggiamenti ostili non utili a costruire un percorso sereno per il prossimo campionato di B. La città di Benevento, attraverso me, chiede però al presidente Vigorito di restare al suo posto, di continuare ad essere il presidente della squadra di calcio che negli ultimi anni tante soddisfazioni ha regalato al popolo beneventano e sannita. Non è utile la depressione - ha ribadito - bisogna bandire atteggiamenti inconsulti e isolare quanti non lavorano per il bene del Benevento». A suo avviso, i manifesti di contestazione al patron «sono stati affissi illegalmente e ho già chiesto alla polizia municipale di identificare gli autori e di sanzionarli secondo la legge. Nei prossimi giorni vedrò il presidente Vigorito per una discussione generale ma occorre che l'intera città gli stia accanto perché il Benevento è un patrimonio da tutelare senza se e senza ma».

Frastornato nell'apprendere a caldo la notizia ma subito con le idee chiare il delegato provinciale del Coni Mario Collarile: «Ho sempre considerato Vigorito come un grande regalo arrivato in città senza meritarcelo - ha dichiarato -. È davvero un brutto momento.

Spero che la grande avventura non finisca qui». Collarile intravede una piazza in difficoltà senza la presenza dell'attuale patron giallorosso, «l'ha sempre avuta ribadisce -. Ho seguito la storia calcistica del Benevento dal primo campionato, 1945/46, ero un ragazzino. Mio padre all'epoca era il medico sociale del Benevento. Non abbiamo mai avuto le risorse economiche e non solo per poter avere un calcio di quel livello. Benevento tornerà indietro». In merito invece allo striscione incriminato, aggiunge: «Purtroppo c'è qualcuno che non ha capito nulla. Ad esempio, quando ho sentito i commenti a caldo subito dopo l'eliminazione dai playoff, qualcuno ha parlato di fallimento. È gente autolesionista. Una fortuna come Vigorito non si ripeterà».

È intervenuto, tra gli altri, anche il portavoce di Alternativa per Benevento Luigi Diego Perifano: «Voglio credere che sia solo una reazione all'atteggiamento sconsiderato di una minuscola frangia della tifoseria - ha affermato in una nota -. Vigorito ha un rapporto viscerale con la città, alla quale tantissimo ha dato e dalla quale ha ricevuto affetto, considerazione e riconoscenza. Il suo ruolo di guida del mondo imprenditoriale lo colloca, peraltro, fra i protagonisti della nostra vita economica e sociale: e il calcio non ha un ruolo secondario per l'immagine della città, le sue relazioni, le sue prospettive. Sono certo che le cose potranno sistemarsi, e che si ritroverà la giusta concordia tra le componenti, dirigenza, squadra e tifoseria».

Solidarietà a Vigorito, inoltre, dal vice presidente della Provincia Nino Lombardi e da tutto il consiglio della Rocca. «Vigorito - ha sottolineato - è un dirigente sportivo che ha saputo conquistare traguardi sportivi mai raggiunti dalla maggiore squadra di calcio del Sannio. Non può essere certamente un volgare, immotivato e insensato contenuto di uno striscione a mettere in dubbio tanti anni di successi sportivi e la stessa possibilità di conseguirne di ulteriori». Anche in questo caso, l'auspicio è che il patron «ci ripensi». 

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