Avellino a Potenza per scacciare i fantasmi con la vittoria

Scatta il turnover con Palmiero, Ricciardi e Gori

Avellino a Potenza per scacciare i fantasmi con la vittoria
Avellino a Potenza per scacciare i fantasmi con la vittoria
di Marco Ingino
Mercoledì 14 Febbraio 2024, 08:22
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Ancora stordito dal gol di Manetta che domenica scorsa lo ha quasi del tutto estromesso dalla corsa al primato, questa sera alle 20.45 l'Avellino di Michele Pazienza riparte dall'Alfredo Viviani di Potenza. Scortato da quasi 450 ultrà inossidabili, il lupo "double face" è chiamato ad una prova di orgoglio, ma soprattutto a mostrare il lato più bello e convincente con cui, lontano dallo stregato Partenio Lombardi, è riuscito ben 9 volte su 12 a far sorridere la propria tifoseria.

Un cammino da promozione diretta che stride e rende il mistero sempre più fitto se osservato dalla prospettiva interna di una squadra che nell'impianto di via Zoccolari, dopo una striscia di 4 vittorie arrestatasi lo scorso 25 ottobre, ha fatto venire gli incubi collezionando 5 pareggi e quattro sconfitte, le ultime due contro Sorrento e Messina.

Un dilemma irrisolto capace di entrare in concorrenza persino con il racconto dello scrittore Robert Louis Stevenson, ideatore dello "strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde".

Entrati in quaresima e archiviati, si spera, i brutti scherzi subiti nel periodo di carnevale, Tito e compagni adesso sono chiamati a ricompattarsi e ripartire di slancio onde evitare di precipitare nella stessa spirale di risultati negativi che lo scorso anno camminò in maniera parallela con la delusione delle sconfitte generate post mercato di gennaio.
Un rischio di contraccolpo che dirigenti, allenatore e tifosi temono ma che solo i calciatori possono stasera spazzare via mostrando il loro volto migliore.

Anche per questa ragione, sebbene il match ricada a metà di una settimana da tour de force compreso tra la sfida contro il Messina e la prossima, lunedì sera, sempre in casa contro la Casertana, Pazienza appare orientato a modificare sole poche pedine del suo scacchiere operando principalmente un repentino ritorno al passato e al collaudato 3-5-2.

Schema che in trasferta ha nelle ultime 5 gare prodotto altrettanti successi. Atteggiamento tattico speculare all'avversario che, quasi per bilanciare le turbolenze irpine, anche sotto l'aspetto ambientale è chiamato ad approcciare la partita in maniera delicata perché dal gruppo di Marchionni è stato, tre giorni fa, messo fuori rosa addirittura il capitano Caturano. Di contro Michele Pazienza, finito nel mirino dei tifosi dopo la sconfitta interna e sulla graticola, soltanto nella rifinitura di ieri pomeriggio ha potuto rendersi conto delle condizioni dei singoli ma anche prendere atto dell'ennesimo forfait stagionale di Jacopo Dall'Oglio. L'ex Palermo, che al termine del match contro il Messina aveva accusato un fastidio al bicipite femorale sinistro, resterà per una decina di giorni in infermeria. Gli esami strumentali hanno evidenziato una lesione di primo grado.

Depennato dalla lista dei convocati e accantonata l'idea di poterlo utilizzare in mediana per far rifiatare Armellino, Pazienza appare orientato a modificare il meno possibile aprendo, magari nella ripresa, ad un eventuale turn over. Di conseguenza la difesa a tre davanti a Ghidotti dovrebbe essere quella delle ultime due giornate con Cionek a destra, Frascatore a sinistra e Rigione al centro. Due, invece, le possibili novità in mediana con Palmiero ripescato in cabina di regia e Ricciardi nuovamente libero di svolazzare sulla destra. A completare la linea mediana, pure alla luce delle assenze di Lores Varela e Dall'Oglio, saranno pertanto nuovamente De Cristoforo, Armellino e Tito. Vista l'abbondanza che si registra in attacco, infine, Gabriele Gori, che ieri ha festeggiato il suo 25esimo compleanno, sarà affiancato da Lorenzo Sgarbi. All'ex Sudtirol, da qualche settimana meno brillante del solito, Michele Pazienza si aggrapperà anche per rinsaldare una panchina ultimamente scricchiolante.

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