Juve Stabia-Monopoli, Padalino
sereno per l'esordio

Juve Stabia-Monopoli, Padalino sereno per l'esordio
di Gaetano D'Onofrio
Sabato 26 Settembre 2020, 14:42 - Ultimo agg. 15:11
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Parte domani il campionato della Juve Stabia. Sia pure ancora incompleta, con il mercato aperto e tanti calciatori in entrata nella prossima settimana, la squadra di Padalino affronta al Menti un Monopoli che, con pochi innesti rispetto allo scorso anno, punta ad un torneo di sicuro rispetto: «Sapevamo alla vigilia che questa situazione sarebbe stata possibile – queste le parole del tecnico -, ma non mi fascio la testa. Non sarà la stessa partita di mercoledì in coppa, ma aver visto finalmente all’opera il gruppo, compresi i tanti ragazzi delle giovanili che hanno lavorato con noi mi lascia ben sperare per il futuro».

Troest e Mastalli in campo, Allievi e Tonucci ormai al passo d’addio, la conferma arriva proprio dall’allenatore: «Sicuramente i primi saranno della partita, come già accaduto in coppa. Quanto agli altri, ognuno ha una situazione diversa, che la società sta valutando. Troest? Se si riuscisse a trovare l’intesa per farlo restare sarei il primo a gioirne, il valore tecnico del ragazzo non si discute». Dall’inizio anche il portiere Tomei e la punta Romeo, rimasti a riposo con la Tritium: «Credo proprio di si. Tomei è arrivato con una base di preparazione già effettuata con una squadra di dilettanti, Romero è disponibile. Cercheremo di fare il meglio possibile, al di là del risultato, affrontando una squadra di sicuro valore».

Il presidente Andrea Langella ha anticipato la possibilità di sei arrivi, Padalino sorride, ma avverte: «Potrebbero essere importanti nell’immediato, ma per la squadra che abbiamo in mente e per gli obiettivi (playoff) ipotizzati dalla dirigenza non bastano, serve ancora altro. Il direttore sta lavorando bene, per la chiusura del mercato, ora che si è sbloccata la questione societaria, saremo al completo». 

Già, la questione societaria: nel giorno della presentazione alla città, Andrea Langella e il fratello Giuseppe siedono l’uno affianco all’altro nella sala stampa del Menti per parlare del passato, ma soprattutto del futuro della Juve Stabia che - assicurano - «sarà una squadra da playoff all’altezza di una piazza importante come quella stabiese». «Ero entrato prima come sponsor nel novembre 2018 – ricorda Andrea Langella -, da marzo 2019 sono entrato alla pari con Manniello cercando di aiutarlo a concludere bene un campionato importante, evitare penalizzazioni legate al monte debiti, e siamo approdati in B. Lo scorso anno, mi aveva lasciato la possibilità di decidere della gestione, ho cercato di portare avanti le mie idee, ma dopo il lockdown è stato tutto difficilissimo. Avevamo 36 punti, avrei voluto cambiare la guida tecnica dopo la sconfitta col Livorno, ma non è stato possibile, e ora ci ritroviamo in C. Manniello, però, va solo ringraziato per quanto ha dato al club, a Castellammare, al calcio in questi anni. Parte ora una nuova gestione, e siamo convinti di poter far bene, anche se ci sarà del tempo da recuperare dovuto al balzo in serie C».

Focoso, e lo si avverte da subito, Giuseppe Langella sembra non stare nella pelle per la nuova avventura stabiese: «Ho accettato per amore di mio fratello, perché ho intravisto in Castellammare una piazza in cui fare calcio, bene, e a certi livelli. L’obiettivo non può essere che una squadra all’altezza, che possa onorare il blasone di questo club, e sono convito si stia operando bene. Nuovi ingressi? Siamo aperti a tutti, ma per piccole quote, per ora, e per i prossimi anni, la Juve Stabia sarà a conduzione Langella. E sono certo che costruiremo qualcosa di importante».
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