L'Avellino e l'effetto Marconi: c'è fiducia in vista del match con il Crotone

Marconi con la maglia dell'Avellino
Marconi con la maglia dell'Avellino
di Marco Ingino
Venerdì 3 Febbraio 2023, 08:41
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Cosa è cambiato, in appena tre giorni, tra l'Avellino fischiato per il pari interno contro il Latina e quello osannato dopo il poker rifilato al Potenza? Davvero Benedetti e Marconi, unici due volti nuovi schierati al Viviani, hanno contribuito in maniera così netta alla trasformazione dei biancoverdi? Domande logiche a cui per il momento è consigliabile dare delle risposte interlocutorie in attesa di ulteriori conferme.

La prima, quella più attendibile, è attesa per lunedì sera al Partenio Lombardi contro il Crotone di Franco Lerda. La seconda della classe, che insegue il Catanzaro a 8 lunghezze ma può contare sullo scontro diretto da giocare in casa, sta disputando una stagione da applausi oscurata soltanto dallo stratosferico rendimento che sta tenendo la capolista.

Non a caso l'Avellino di Massimo Rastelli, che attualmente è ancora fuori dalla griglia playoff ma ad appena 5 punti dal quarto posto occupato dal Foggia atteso al Partenio Lombardi il 12 marzo, accusa addirittura un distacco di ben 26 punti dai pitagorici. Un abisso incolmabile se si considerano le 13 gare rimaste della regular season.

Malgrado ciò, grazie alla rivoluzione del mercato di gennaio con 7 calciatori arrivati e 10 spediti altrove, da Potenza la squadra biancoverde ha iniziato a guardare al futuro con rinnovato ottimismo. Il perché era impresso sul sorriso e nelle parole con cui Massimo Rastelli, allenatore manager chiamato a rimediare ai disastri estivi, si è presentato nella sala conferenze del Viviani per commentare la roboante e sorprendente vittoria. Sorprendente non tanto per il successo quanto per la prestazione fornita.

Almeno dalla cintola in su, la squadra ha dimostrato compattezza, fluidità di manovra e persino prolificità sotto porta favorita da qualche accorgimento tattico. Se Benedetti ha provato a portare un po' di ordine in difesa e Marconi a trasformare in gol le palle vaganti nell'area di rigore avversaria, infatti, Rastelli ci ha messo quel quid di esperienza attingendo a due mani all'organico con ben sette calciatori nuovi rispetto a domenica scorsa ma, soprattutto, rivisitando il 4-3-3. La novità sostanziale sotto l'aspetto tattico ha riguardato i due interpreti esterni d'attacco (Russo e Trotta) che sono rimasti larghi solo in fase di non possesso per andare in soccorso di Tito e Ricciardi. In fase offensiva, invece, sia Trotta che Russo si sono ritrovati spesso ad agire a pochi metri da Marconi con risultati più che positivi in quello che è si è trasformato nel più classico 4-3-2-1 ad albero di Natale. Al di là della migliore prestazione della stagione di un redivivo Marcello Trotta, determinante nelle due reti e protagonista con una traversa colpita ma anche tante altre giocate, Raffaele Russo ha ritrovato il gol e sfiorato il raddoppio in almeno altre tre circostanze. Quanto basta per far stropicciare gli occhi ai tifosi biancoverdi che dallo scorso 23 dicembre, giorno in cui Kanoute piegò il Pescara, non vedevano la loro squadra del cuore vincere e produrre azioni a ripetizione. Non a caso il gennaio nero chiuso con soli 3 punti in 4 gare aveva portato in dote tante critiche e persino contestazioni feroci nei confronti della proprietà e dell'area tecnica. Cori di contestazione che a Potenza non si sono più uditi a riprova che il calcio resta una scienza non esatta con l'umore del pubblico condizionato dal risultato.

Lunedì sera contro il Crotone, quindi, al di là del risultato che per l'Avellino assume un valore fondamentale sia in termini di classifica che di tranquillità ambientale, sarà importante che Marconi confermi di essere il bomber giusto, Casarini l'equilibratore giusto e Benedetti il difensore di personalità. Tre pilastri intorno ai quali, dopo aver rimosso le macerie estive completando il lavoro nella sessione di mercato invernale, Rastelli ha iniziato da Potenza a ricostruire il suo Avellino.
 

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