Sorrento, il centrocampista Mezavilla
entusiasta di approdare in maglia rossonera

Calcio - Serie D
Calcio - Serie D
di Antonino Siniscalchi
Domenica 20 Settembre 2020, 19:09
3 Minuti di Lettura
SORRENTO – Un approdo prestigioso in maglia rossonera. Il ds Antonio Amodio ha integrato l’organico con l’ingaggio del centrocampista Adriano Mezavilla. Il calciatore brasiliano, dopo l’amichevole di ieri con il Vico Equense, caratterizzata anche da una rete, debutterà domenica prossima in campionato al campo Italia con il Nardò. Manifesta soddisfazione ed entusiasmo per il suo arrivo al Sorrento. «Conoscevo già la società rossonera e il ds Amodio dai tempi della Juve Stabia – spiega Mezavilla -. Abito da quelle parti e dopo la separazione dalle vespe, Amodio ha accolto con favore la mia idea di allenarmi qui. Avendo voglia di giocare, anche per ricambiare, mi sono messo a disposizione condividendo subito il progetto. Ci siamo ritrovati con soddisfazione».
Brasiliano di Marangà, nello stato del Paranà, Adriano Mezavilla è nato il 14 gennaio 1983. Il centrocampista carioca ha iniziato la sua esperienza in Italia con il Lanciano nel gennaio 2001. In Abruzzo rimane fino al gennaio 2005. In quattro anni ha collezionato circa 60 presenze con 6 gol. Nel luglio 2006 viene ceduto in compartecipazione al Cesena, in Serie B, con i bianconeri disputa due campionati giocando 36 partite tra Serie B e Coppa Italia. Nel gennaio 2008, con la formula del prestito, si trasferisce al Pisa, sempre nella stessa serie, giocando 14 gare nel periodo di sei mesi, terminati i quali ritorna al Catania che intanto viene promosso in Serie A.
Il 7 luglio 2008 torna al Catania, ma viene girato in prestito al Perugia. Nel 2008-2009 disputa 20 gare di Serie C1. Alla fine della stagione, il giocatore ritorna in Sicilia per fine prestito. A luglio 2009 ritorna nuovamente al Catania. Dopo il pre-campionato con il nuovo allenatore Gianluca Atzori, il 31 luglio si trasferisce al Taranto in Lega Pro, Prima Divisione e gioca soltanto il girone d’andata disputando 16 gare e segnando un gol. Il girone di ritorno lo disputa con un’altra squadra pugliese, quando nel calciomercato invernale passa in prestito all’Andria.  A luglio 2010 ritorna al Taranto per fine prestito.
Per la stagione 2010-2011 passa a titolo definitivo alla Juve Stabia dove disputa 33 partite tra campionato e Coppa Italia Lega Pro, vincendo ambedue le competizioni. Nella stagione successiva diventa un punto fermo nella formazione titolare di Piero Braglia, collezionando 33 presenze con 3 reti, e contribuendo a far classificare la Juve Stabia al nono posto in Serie B. Viene riconfermato per le stagioni 2012-2013 e 2013-2014, per poi passare nel giugno 2014 all’Alessandria, in Lega Pro. Il 18 agosto 2017, dopo tre stagioni passate con la maglia dell’Alessandria, firma un contratto annuale con opzione per il secondo con la Reggina. Con gli amaranto disputa 27 gare e segnando una rete all’ultima giornata di campionato contro la sua futura squadra, la Juve Stabia che, il 31 agosto 2018 ne ufficializza il ritorno dopo quattro anni. Suo è il gol del 2-1 contro la Vibonese del 20 aprile 2019, che consente di conquistare la promozione alla Juve Stabia in Serie B con due giornate di anticipo.
«Come sempre voglio fare bene e dare il massimo restando con i piedi per terra – aggiunge Mezavilla -. Il girone è molto difficile e perciò dobbiamo pensare a salvarci e far crescere i giovani. Il calcio ormai si è livellato e non esistono partite scontate. Vedendo le squadre in lizza nel girone H lo ritengo una sorta di serie C. Delle diciotto formazioni presenti, inoltre, ho giocato a Taranto e ad Andria. Le pugliesi sono tutte toste ma questo rappresenta uno stimolo in più. Il calendario è stato compilato da poco e tra amichevoli e allenamenti non abbiamo, ancora, avuto il tempo di analizzare il Nardò. In settimana, assieme al tecnico Fusco, lavoreremo duramente. Come detto mi allenavo già da qualche giorno assieme alla truppa rossonera: posso confermare che si sta formando un bel gruppo. Da subito hanno cercato di darmi una mano».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA