Sorrento, Maiuri l'uomo dei record:
«​E ora vogliamo difendere il primato»

Calcio
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di Antonino Siniscalchi
Martedì 1 Novembre 2022, 18:34
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La parola ai tifosi: «Abbiamo un grande allenatore».

Cinquantadue anni, milanese di nascita e tarantino d’adozione, Vincenzo Maiuri è considerato dai fedelissimi del Sorrento l’artefice principale delle sette vittorie consecutive che hanno proiettato la squadra  in vetta alla classifica del girone G della D con quattro punti di vantaggio sulla Palmese vice capolista. «Detto senza falsa modestia il merito è di chi va in campo, tutti giocatori sono molto motivati e stanno dando il massimo negli allenamenti. E non va dimenticato il privilegio di lavorare tutti assieme con una dirigenza che ha allestito bene questa squadra». 

La stima dei tifosi è  fondata sulla precedente avventura del tecnico sulla panchina rossonera da gennaio 2018 a marzo 2020: nel primo campionato, da subentrato, il miracolo di una salvezza difficile per il  promosso Sorrento e, nel secondo, trascinò la squadra al terzo posto prima che la serie D venisse fermata dalla pandemia del Covid. Maiuri, oggi, rivela il motivo per cui lasciò il Sorrento: «Tutta colpa del Covid perché – racconta – io e la dirigenza, in quel momento d’incertezza generale, ci accorgemmo che non avremmo potuto portare avanti i nostri progetti e fu una decisione presa di comune accordo. So bene quanto mi stimano qui». 

Tra Foggia (dove si dimise subito), Cavese e Casertana (dove fu esonerato) non ha avuto fortuna. «Ma - sottolinea – feci la migliore media-punti e, se fossi rimasto, sarebbe bastata per la salvezza». Qui aveva lasciato il ricordo di un allenatore vincente e, quando la dirigenza lo ha richiamato a giugno, s’è messo subito al lavoro con la società guidata dal presidente Cappiello. «L’idea di partenza – spiega – è stata quella di programmare negli anni un Sorrento in grado di lottare per la C contando sulla costruzione di un nuovo stadio a breve scadenza.

Invece, sul campo, la squadra che abbiamo allestito, rivoluzionata rispetto allo scorso campionato con l’innesto di molti under, ha meritato presto la vetta della classifica. Ora che si fa? Lassù, in vetta la classifica si sta bene: vogliamo difendere il primato con tutte nostre forze e tireremo le somme a fine campionato. La squadra ha risposto benissimo finora e sottolineo il finora. Mi aspetto che continui su questa strada». 

Nel Sorrento capolista c’è sicuramente molto delle di Maiuri: il 4-3-3 e la mentalità di giocare sempre per vincere, la partecipazione di tutti i giocatori sia alla fase difensiva che a quella offensiva. Sei dei 19 gol totali sono stati segnati dall’attaccante Davide Gaetani (26 anni, la stagione più prolifica della carriera), ma i gol sono arrivati anche con i centrocampisti La Monica ed Herrera e con i difensori Cacace (2), Gianmarco Todisco e Fusco. «Gli schemi sulla palle inattive – spiega – prevedono gli inserimenti dei difensori. Bene l’avvio di stagione di Gaetani, una seconda punta rapida e tenace. Preferirei che i gol li facessero  sempre gli attaccanti, le segnature delle punte fanno morale e valorizzano la loro carriera, ma va bene così».

Intanto, per Maiuri, la vittoria in rimonta sull’Arzachena «ha dimostrato che la squadra, ha carattere perché ha meritato la settima vittoria consecutiva giocando a handicap. Abbiamo chiuso sotto di un gol il primo tempo e ne abbiamo fatti tre nella ripresa».

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