Anguissa mattatore in Champions: così Zambo ha conquistato l'Europa

Qualità e quantità, Zambo è l'idolo dei tifosi sui social

Zambo Anguissa
Zambo Anguissa
di Bruno Majorano
Giovedì 23 Febbraio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 19:43
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Se fosse un cocktail si chiamerebbe certamente Zambo. Gli ingredienti? Forza, eleganza, estro e un pizzico di imprevedibilità. Il tutto sapientemente mescolato e leggermente agitato. Il risultato sarà inebriante ed eccitante per compagni e tifosi, indigesto e devastante per gli avversari.

La potenza è nulla senza il controllo. Andatelo a raccontare a Zambo Anguissa, che unisce qualità e quantità con una semplicità che lascia senza parole. Nell'arco di un anno e mezzo ha rivoluzionato la concezione di mezzala così come la immaginavano in Italia. È arrivato in azzurro in sordina, quasi da semi sconosciuto, come se fosse uno scarto della Premier League buono solo per aggiungere centimetri e muscoli al centrocampo del Napoli. Ma partita dopo partita ha messo le cose in chiaro facendo capire ben presto che il suo compito non sarebbe stato solo quello dell'onesto portatore d'acqua. 

Alla grandezza di un giocatore che oramai non ha più bisogno di essere spiegato al mondo, si aggiunge una particolarità che lo rende ancora più speciale: nelle notti di Champions aggiunge ulteriori super poteri al suo pacchetto base, una sorta di upgrade con il quale si trasforma in supereroe moderno. Perché a differenza di quelli che solitamente si prendono le copertine con gol e assist, lui sa essere decisivo pur senza infilare in rete l'ultimo pallone dell'azione. Che sapesse fare la differenza - e che differenza - in Europa lo si era capito subito. Perché la prestazione messa a referto all'esordio di Champions contro il Liverpool è stata qualcosa di eccezionale. Al fisico da gladiatore aggiunge due piedi da pittore, rendendo ogni giocata, anche la più banale, un piccolo capolavoro olio su tela. Anche martedì sera a Francoforte i centrocampisti dell'Eintracht hanno dovuto in fretta alzare bandiera bianca davanti allo strapotere di un giocatore dominante in ogni zona del campo.

Il suo non è un passo, ma una falcata con la quale riesce a prendersi gioco di un paio di avversari con il solo spostamento delle anche. Strano ma vero, perché da un atleta di quella stazza non ti aspetteresti la sinuosità nei movimenti. Eppure il capolavoro nel capolavoro Anguissa lo mette a punto così, con quell'incedere che sembra compassato ma che poi esplode in uno scatto che lascia sul posto chiunque. 

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Nella propria metà campo si limita a gestire, a borseggiare il pallone al malcapitato di turno che rimane sempre con un pugno di mosche per le mani, mentre quando avanza nella trequarti avversaria si trasforma in un rullo compressore che mette sotto tutto quello che gli passa a tiro. Pur non essendo un bomber di natura (segna pochissimo) ha fatto gol nel cuore dei tifosi azzurri che vanno perennemente in estasi ogni qual volta lo vedono partire palla al piede. La Champions, che non è la serie A per ritmi e intensità di gioco, per lui non fa alcuna differenza e allora domina senza problemi dallo Zini di Cremona ad Anfield come se tra i due stadi non ci fosse alcuna differenza. E poi è coinvolgente, eccome se lo è. Ha capito lo spirito di Napoli e dei napoletani. Ecco perché dopo la vittoria di Reggio Emilia contro il Sassuolo si è lasciato andare con un divertentissimo post sui social «Capolista goes away», ovvero in mix perfetto tra italiano e inglese per cantare alla sua maniera «la capolista se ne va», il coro che oramai è la colonna sonora del popolo di fede azzurra. Leader in campo, ma pure pure fuori. Con quel suo look stravagante, eccentrico ma ricercato, che inevitabilmente ruba l'occhio anche dell'osservatore più distratto. Difficile non notarlo, anzi impossibile. E infatti in campo lo vedono tutti, per la sua potenza, ma anche per la sua eleganza: quel mix perfetto che sta facendo ubriacare Napoli delle sue giocate sempre più decisive, adesso anche in Champions Leauge. 

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