C'è stato un momento, ieri, nei minuti iniziali della partita col Cagliari, in cui tutti, più o meno, abbiamo pensato che avesse ragione il maestro Luciano De Crescenzo quando, interpretando l'astronomo filosofo nel film 32 Dicembre, spiegava a Enzo Cannavale nei panni del povero Alfonso Caputo che il tempo non esiste e che Capodanno è solo una convenzione per cui con l'anno nuovo non cambia niente e Fabian continuerà a tenersi astipato presumibilmente per il giorno in cui verrà acquistato dal Real Madrid il suo indiscutibile talento calcistico riservando a noi poveri napoletani soltanto tiri a vuoto e passaggi ad amici invisibili posizionati fuori dal campo sulla linea del corner avversario. Le cose, insomma, stavano proprio continuando ad andare nello stesso verso in cui stavano andando a fine anno e cioè una chiavica quando a smentire le teorie sul tempo ci ha pensato lui, Piotr.
Uno con un nome così, del resto, non avrebbe mai potuto accettare che l'anno nuovo iniziasse una schifezza ed è per questo, forse, che prima di potenza e poi di finezza ha accompagnato i compagni alla vittoria mettendo a segno una poderosa doppietta.