Champions, ecco il calendario:
il Milan è avanti ma rischia di più

Champions, ecco il calendario: il Milan è avanti ma rischia di più
di Roberto Ventre
Sabato 24 Aprile 2021, 09:00 - Ultimo agg. 18:11
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S'infiamma la corsa Champions con quattro squadre racchiuse in tre punti a sei giornate dalla fine. Il Napoli ha dato una grande prova di forza contro la Lazio e si è rilanciato in pieno con l'inversione di marcia in questo girone di ritorno. Il calendario e l'ottima condizione psico-fisica potrebbero essere due aspetti favorevoli agli azzurri in questa volata finale. «In questo momento il Napoli è la favorita innanzitutto perché ha il morale a mille per le ottime prestazioni e i risultati positivi e perché ha il vantaggio di non dover giocare più scontri diretti», sottolinea Walter Novellino, l'allenatore della promozione in A degli azzurri nel 1999-2000.

Il Napoli a sei partite dalla fine è quinto a 63 punti e non ha più scontri diretti, il Milan secondo a 66 punti ne ha due con Juve e Atalanta che sono terze a quota 65 e di scontri diretti hanno quello contro i rossoneri. Ciò vuol dire che se il Napoli vincesse tutte le ultime sei partite conquistando 18 punti arriverebbe a quota 81 e sarebbe certo di un posto in Champions perché proprio per gli scontri diretti incrociati una tra Juve, Milan e Atalanta, pur vincendo tutte le altre restanti partite, non riuscirebbe a raggiungere la stessa quota. Alla squadra di Gattuso occorrerebbe, quindi, un filotto di sei vittorie consecutive per essere aritmeticamente certa di un posto nella prossima Champions, al di là di quella che farebbero le altre pretendenti. Una cosa tutt'altro che semplice perché gli azzurri affronteranno squadre in lotta per non retrocedere e quindi alla caccia disperata di punti, a cominciare dal Torino nella trasferta in programma lunedì. «Ci vorrà ancora più determinazione per evitare cali di concentrazione e per provare a sfruttare al meglio il calendario. Il Napoli dovrà metterci sempre la stessa carica agonistica mostrata contro la Lazio», aggiunge Novellino. 

L'altro aspetto che in questo momento potrebbe rappresentare un vantaggio per il Napoli è rappresentato dalla condizione psico-fisica ottimale che sta attraversando la squadra azzurra come ampiamente dimostrato nella sfida vinta nettamente conto la Lazio per 5-2.

Gli azzurri stanno bene di testa e di gambe, da quando Gattuso ha recuperato tutti gli infortunati la squadra ha cambiato passo ed è diventata di nuovo irresistibile: nel girone di ritorno il Napoli ha conquistato 29 punti con nove vittorie, due pareggi e una sconfitta (lo stesso numero di punti dell'Atalanta) e solo l'Inter con 35 punti ha fatto meglio. «Si vede che la squadra adesso ha uno stato d'animo sereno, gli azzurri hanno ritrovato piena consapevolezza delle proprie qualità. Il Napoli è una squadra forte che è stata frenata dai tanti infortuni, ora sta di nuovo molto bene anche da un punto di vista atletico», dice Novellino.

 

Ringhio con il recupero degli infortunati ha riportato il Napoli sui livelli alti di inizio stagione: la squadra subisce poco, crea tanto e segna tantissimo con la qualità degli attaccanti. La squadra azzurra con 71 gol, insieme all'Inter, è la squadra al secondo posto in serie A come numero di gol realizzati alle spalle dell'Atalanta che è a quota 73. «Gattuso ha grandissimi meriti, è riuscito a superare il periodo di difficoltà legato ai tanti infortuni e sta ottenendo i risultati, può essere il valore aggiunto in questa volata Champions. E l'altro può essere l'attacco, la vera arma in più con le tante soluzioni offensive. Osimhen è rientrato e sta dimostrando il suo valore, Mertens è una garanzia», spiega Novellino che indica nell'Atalanta l'avversaria più pericolosa. «Gioca bene, credo sia la squadra di Gasperini l'avversaria maggiormente da temere, ma il Napoli ha un organico più forte. Secondo me a rischiare di più è il Milan che sta facendo un po' fatica sotto l'aspetto mentale e senza Ibrahimovic soffre la mancanza di una prima punta e poi ha il calendario sulla carta meno agevole. E poi vedo anche la Juve un po' in difficoltà». 

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