Coppa Italia, Napoli-Fiorentina:
Spalletti rilancia Mertens e Petagna

Coppa Italia, Napoli-Fiorentina: Spalletti rilancia Mertens e Petagna
di Pino Taormina
Giovedì 13 Gennaio 2022, 08:00 - Ultimo agg. 12:28
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Sotto con la Coppa, perché tutti sanno che ci si diverte ad andare avanti fino alla fine. Nessun Napoli-2 in campo perché anche volendo Spalletti non ha un altro Napoli a disposizione. E perché, in fondo, questo è già il Napoli-2. In Coppa Italia con la Fiorentina verrà schierata più o meno la stessa squadra che ha battuto la Sampdoria e pareggiato con la Juventus, con l'esordio di Tuanzebe centrale e Juan Jesus dirottato a sinistra, perché Ghoulam certo non può giocare tre gare in sette giorni. Poi, magari, qualche altra aggiustatina verrà presa in considerazione nel pomeriggio. La panchina torna, in ogni caso, ad essere piuttosto affollata: Meret e Malcuit da ieri sono negativi (restano positivi Zielinski e Rui) e Lozano è tornato dal Messico. Insomma, Lucianone qualche cambio per fronteggiare la Fiorentina nell'ex snobbata coppetta nazionale ce l'ha a disposizione. Osimhen si sente già pronto ma tra i convocati tornerà a esserci con il Bologna ma non stasera, nonostante una smorfia il nigeriano l'ha fatta quando ha capito che il suo momento non è scoccato. 

Bisogna tirare anche un po' il fiato. E allora ecco la sorpresa di Spalletti ai suoi ragazzi: niente ritiro pre-partita, la squadra si ritrova questa mattina a Castelvolturno per la rifinitura e poi per spostarsi, tutti assieme, al Maradona. Dove, però, la gara verrà giocata in uno scenario da lockdown: nonostante le iniziative, il fascino della partita da dentro o fuori, non saranno più di cinquemila sugli spalti. Cornice deprimente. Ma è la prova generale perché anche i prossimi due turni di serie A si giocheranno quasi a porte chiuse, con una capienza ridotta a 5mila spettatori. D'altronde pesa sia la grande paura dei contagi che il tradizionale poco fascino della Coppa Italia. In ogni caso, anche nelle scelte e nelle indicazioni, Spalletti ha lasciato intendere di voler puntare alla Coppa (che ha vinto alla Roma, nel 2007). Tour de force per Mertens e Petagna, poi a Bologna si spera nel recupero di Zielinski. E anche a centrocampo, Fabian non è ancora al top: può far respirare uno tra Lobotka e Demme nella ripresa, ma difficile che possa partire dall'inizio.

Vincere la cara vecchia Coppa Italia fa guadagnare parecchi soldi. Dato che i club si spartiscono l'incasso lordo di ogni partita fino alle semifinali, le finaliste incamerano ognuna il 45% dell'incasso dell'ultimo atto e la partecipazione alla Supercoppa che regala un bel po' di milioncini, vincere la Coppa può portare un guadagno tra i 12 e i 15 milioni di euro. Buttali via, di questi tempi. Poi, evidente, da noi non c'è la stessa poesia che si respira altrove: in Coppa d'Inghilterra ci sono i dilettanti del Kidderminster che affronteranno il West Ham nei sedicesimi e in Spagna, nella Coppa del Re, l'Atletico Baleares con il suo stadio da 2.300 posti attende il Valencia al prossimo turno. Qui, impossibile che ci siano scherzi così incredibili. La gara con la Fiorentina è il remake della finale del 2014, passata alla storia più che per il trofeo alzato al cielo di Roma da Hamsik, per l'uccisione di Ciro Esposito poche ore prima il fischio di inizio. 

Ieri Osimhen si è allenato tutto il tempo con la squadra, protetto dalla mascherina. È in forma, si vede che ha lavorato durante la quarantena in Nigeria. Nessun giro di tamponi per il gruppo squadra, con l'entrata in vigore del protocollo del governo Draghi, per i calciatori c'è il monitoraggio attivo (solo se ci sono sintomi, scatta il tampone). Nel frattempo, l'Asl Napoli 2 Nord ha concluso la propria indagine relativa alla presenza di Zielinski, Lobotka e Rrahmani nella gara con la Juventus: la relazione ha ribadito che i giocatori - a cui era stata richiesto l'isolamento fiduciario - hanno perfettamente rispettato il protocollo Figc. L'Asl ha archiviato. Dunque, nei confronti dei tre e del Napoli non è stata neppure proposta ammenda da parte dell'autorità sanitaria campana. Potevano e dovevano scendere in campo giovedì scorso, i tre. Dunque, avanti con la Coppa Italia. Se il Napoli passa il turno ritrova l'Atalanta. Come nella semifinale dell'anno scorso. Non sarebbe male provare a vendicare quella bruciante eliminazione. 

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