Nascita, crescita e consacrazione di Dries Mertens: il più grande bomber della storia del Napoli. C’è tutto - e anche qualcosa in più - in «Dries Mertens, napoletano, belga» di Francesco Marangolo (Urbone, 164 pp. 15 euro). Il suo non è solo un racconto, ma una sorta di piccolo romanzo sulla vita dell’uomo prima ancora che del calciatore nato in Belgio ma diventato napoletano di adozione, a suon di gol e non solo. Dai primi passi a Loviano fino alle grandi gesta in azzurro, Mertens è raccontato nel suo profondo, quasi nell’intimo: una sorta di analisi introspettiva che ne esalta le qualità umane e calcistiche. Dal primo gol a quello che lo ha reso il più grande marcatore nella storia azzurra, Mertens diventa poco alla volta uno di famiglia, come se di Napoli e del Napoli fosse stato una parte da sempre presente.
Ci sono le origini, ma anche l’evoluzione, da Benitez a Sarri, passando per Ancelotti e Gattuso: tra alti e bassi, tra gol bellissimi e tocchi a due metri dalla porta.