Marangolo e l'evoluzione di Mertens:
«Dries Mertens, il napoletano belga»

Marangolo e l'evoluzione di Mertens: «Dries Mertens, il napoletano belga»
di Bruno Majorano
Martedì 16 Novembre 2021, 18:35
2 Minuti di Lettura

Nascita, crescita e consacrazione di Dries Mertens: il più grande bomber della storia del Napoli. C’è tutto - e anche qualcosa in più - in «Dries Mertens, napoletano, belga» di Francesco Marangolo (Urbone, 164 pp. 15 euro). Il suo non è solo un racconto, ma una sorta di piccolo romanzo sulla vita dell’uomo prima ancora che del calciatore nato in Belgio ma diventato napoletano di adozione, a suon di gol e non solo. Dai primi passi a Loviano fino alle grandi gesta in azzurro, Mertens è raccontato nel suo profondo, quasi nell’intimo: una sorta di analisi introspettiva che ne esalta le qualità umane e calcistiche. Dal primo gol a quello che lo ha reso il più grande marcatore nella storia azzurra, Mertens diventa poco alla volta uno di famiglia, come se di Napoli e del Napoli fosse stato una parte da sempre presente.

Ci sono le origini, ma anche l’evoluzione, da Benitez a Sarri, passando per Ancelotti e Gattuso: tra alti e bassi, tra gol bellissimi e tocchi a due metri dalla porta.

E poi il rapporto con la città e con la napoletanità, che sostanzialmente è il vero punto centrale del racconto. I gol, le classifiche marcatori e le giocate diventano un pretesto per raccontare il contesto, quello dove l’attaccante belga è diventato prima Mertens e poi Ciro. Quella di Maragnolo è un’ode accorata, nella quale l’autore si rivolge direttamente all’eroe (Mertens) tra l’esaltazione dei gesti tecnici e il ringraziamento per quanto ammirato (dal vivo e in tv), da tifoso e da appassionato di calcio.  

© RIPRODUZIONE RISERVATA