Gattuso, dal boato alla doccia fredda:
che incubo l'esordio di Rino a Napoli

Gattuso, dal boato alla doccia fredda: che incubo l'esordio di Rino a Napoli
di Gennaro Arpaia
Sabato 14 Dicembre 2019, 20:55 - Ultimo agg. 21:33
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Quante emozioni, tutte in una notte. E che esordio da incubo, come due anni fa al Milan. Il primo boato di Napoli per Rino Gattuso arriva ancor prima del match: il neo allenatore azzurro entra in campo per il riscaldamento e il San Paolo esplode.
 

Un lungo applauso per l’ex Milan che ha preso il posto di Ancelotti e che si mette accanto ai suoi nuovi calciatori, passo dopo passo, per gestire l’avvicinamento al Parma. I fotografi lo aspettano in avvio, lui guarda solo il campo, concentrato com’è sul suo 4-3-3 e una prova che non può sbagliare. Pronti via, però, e subito si capisce che la strada sarà in salita.

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Koulibaly sbaglia, Kulusevski va in porta e segna. E Kalidou è anche costretto a lasciare il campo. Gattuso, che al fischio d’inizio aveva distribuito acqua per tutti, non si scompone e incita i suoi a riprendere la marcia. Manda dentro Luperto, parla molto con Allan che fa da vertice basso, poi fa il furbo quando lancia lontano una palla che non permette agli avversari di ripartire su fallo laterale. Il Napoli prova a giocare, al quarto d’ora il primo scatto: lancia la bottiglia dietro la panchina. Insigne sbaglia un gol già fatto dopo la mezz’ora e lui si arrabbia con sé stesso, spiega alla panchina cosa non va prima di andare negli spogliatoi. La ripresa parte con Allan a destra e Fabián nuovamente al centro, da regista. Ma il gol non arriva. Allora fuori il centrocampista brasiliano e dentro un’altra punta come Mertens. Il Napoli torna al 4-4-2 tanto chiacchierato con Ancelotti, ma Dries cambia subito la partita: cioccolatino che Milik deve solo scartare di testa per colpire Sepe.

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È pari. Gattuso non esulta troppo, richiama a sé Callejon per le ultime disposizioni sul nuovo modo di stare in campo. La squadra recepisce le sue indicazioni, Rino macina chilometri in quell’area destinata  agli allenatori che gli sta enormemente stretta. Si arrabbia con Di Bello quando non vuole concedergli una rimessa da fondo, manda Lozano in campo facendo rifiatare Insigne. Gli azzurri ci provano, sbagliano tanto nell’ultima parte di campo, poi arriva la doccia fredda. Scivolata di Zielinski, Gervinho si ritrova a tu per tu con Meret e stavolta non sbaglia. Gattuso in panchina non crede a quello che vede, si arrende allo svantaggio e all’ultimo assalto nemmeno ci crede. Al fischio finale aspetta i suoi uno ad uno, ma poi rientra subito negli spogliatoi per archiviare la prima negativa notte azzurra.
 
 
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