Insigne e il Napoli, futuro blindato
e ruolo tutto nuovo del 4-2-3-1

Insigne e il Napoli, futuro blindato e ruolo tutto nuovo del 4-2-3-1
di Bruno Majorano
Giovedì 13 Giugno 2019, 07:00 - Ultimo agg. 13:04
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Le fasi della vita sono sostanzialmente tre: passato, presente e futuro. Le prime due di Lorenzo Insigne sono caratterizzate da un colore dominante. In passato (non troppo remoto) l'azzurro del Napoli, nel presente l'azzurro della Nazionale. E cosa c'è da aspettarsi dal futuro? Facile rispondere ancora una volta azzurro, perché fino a quando le sue prestazioni saranno così straripanti (mai aveva fatto gol per due volte di fila con la maglia della Nazionale), lui continuerà a essere il punto fermo dell'attacco di Roberto Mancini.
 
Ok, il capitolo Italia in chiave futura sembra essere già scritto. Perché a riguardo ci sono pochi dubbi. Anzi zero. E allora è il caso di parlare dell'altro azzurro della sua vita: quello Napoli. Lorenzo è arrivato a Coverciano con un umore, ed è tornato a casa con un altro. Una sorta di parabola ascendente del sorriso. Per dirlo con un linguaggio più giovanile: lo smile si è ribaltato. La maglia numero 10 dell'Italia gli ha riportato quella serenità mentale che negli ultimi tempi a Napoli gli era terribilmente mancata. Merito certamente di Mancini che ne ha esaltato le qualità. Lo ha riportato nella sua posizione naturale (esterno a sinistra nel 4-3-3) e lo ha liberato da ogni compito tattico. Il sogno nel cassetto di Lorenzo, a questo punto, sarebbe quello di poter godere delle stesse libertà anche a Napoli, dove si gioca molto più spesso di una volta ogni 3 mesi come accade in Nazionale. In tal senso il messaggio non troppo subliminale, il napoletano lo manda ad Ancelotti: «Così mi piace». Idea che può essere utile anche per valorizzarlo di più nel club.

Lorenzo ne ha parlato certamente anche con i suoi agenti (i cugini Mino ed Enzo Raiola) che sono in attesa di una chiamata dal Napoli per sistemare la questione rinnovo. Insigne vuole restare a Napoli e questo l'ha fatto capire, ma vorrebbe qualche garanzia ulteriore dal punto di visto dell'utilizzo. Tanto più adesso che si parla tanto di James Rodriguez o di Ilicic come possibili acquisti. Questi nomi fanno intendere una modifica dell'assetto tattico del Napoli che verrà. Sono entrambi trequartisti e per tanto mal si adatterebbero al 4-4-2 che Ancelotti ha varato nell'arco della sua prima stagione napoletana. Più probabile, allora, che si possa passare al 4-2-3-1 con James o Ilicic alle spalle dell'unica punta (Milik) e Insigne destinato a ritornare sulla fascia, seppur con maggiori responsabilità in chiave difensiva. Una sorta di ritorno al passato, perché quello stesso ruolo gli era stato affidato da Benitez, allenatore che più di tutti gli ha insegnato il sacrificio e la fase di non possesso. Ecco perché adesso Lorenzo vuole avere le idee chiare. Ha fatto capire al Napoli che non intende alzare la posta dal punto di vista economico (no a un ritocco di ingaggio), ma il prolungamento del contratto, che di fatto lo blinderà a vita in azzurro, dovrà essere legato anche a garanzie dal punto di vista tattico. Con l'Italia ha ritrovato il sorriso nella posizione che più di tutte lo esalta. Il massimo sarebbe poterlo avere anche a Napoli. Solo così anche il suo futuro avrà con certezza le tinte azzurre.
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