Juve-Napoli 1-1, è un pari che vale!
I 14 leoni azzurri spaventano Allegri

Juve-Napoli 1-1, è un pari che vale! I 14 leoni azzurri spaventano Allegri
di Bruno Majorano
Giovedì 6 Gennaio 2022, 19:45 - Ultimo agg. 7 Gennaio, 07:00
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Altro che partita fantasma. Juventus-Napoli è stata una partita bella, divertente e giocata su livelli di intensità altissimi. Paura Covid, assenze, squalifiche e infortuni passano in fretta in secondo piano, soprattutto per quello che ha fatto vedere Spalletti, che da casa ha telecomandato un Napoli spregiudicato e dalla personalità spiccatissima.

La partita in diretta

Nonostante la rimonta della Juventus, il bicchiere azzurro è mezzo pieno. Perché il Napoli mantiene i bianconeri a distanza di sicurezza (più 5 in classifica), perché Spalletti ritrova un giocatore fondamentale come Ghoulam, perché Rrahmani e Juan Jesus non sono una coppia di difensori di riserva e perché Insigne non ha affatto la testa in Canada. Ecco gli spunti più importanti con i quali il Napoli torna a casa da Torino. Ok il punto, che è sicuramente prezioso in questo momento difficile per le tante assenze, ma le risposte più importanti per il popolo azzurro arrivano dalla prestazione e in particolare da quelle dei singoli. 

Non c'è paura negli occhi dei ragazzi di Spalletti che si presentano alla Stadium con l'idea chiara di fare la partita. Una cartina al tornasole di quanto il lavoro fatto dall'allenatore in questi mesi non sia stata solo una fugace impressione di fine estate. Il Napoli ha personalità e voglia di farsi rispettare in campo. Il tramonto del 2021 (con le tre sconfitte casalinghe) sembra essere solo un lontanissimo ricordo, spazzato via con la fine dell'anno vecchio. E il gol del vantaggio realizzato da Mertens rappresenta il giusto premio per un primo tempo di qualità e grinta. Insigne apre la difesa della Juve come una cerniera lampo, Politano scherza con Alex Sandro e Dries fa quello che gli riesce meglio: buttare la palla in rete

Peccato per il pari nella ripresa, perché arriva nel momento in cui le batterie del Napoli fisiologicamente erano in rosso, ma anche perché l'azione sembra essere viziata da un contrasto molto dubbio tra Bernardeschi e Demme. Ma il Napoli deve guardare oltre. Resistere, anche nel convulso finale, quando le energie sono al minimo storico, rappresenta la prova di forza di cui tutti avevano bisogno.   

 

Juventus (4-3-3)

Szczesny; Cuadrado, Rugani, De Ligt, Alex Sandro (30’ st De Sciglio); McKennie, Locatelli, Rabiot (21’ st Bentancur); Bernardeschi (21’ st Dybala), Morata (30’ st Kean), Chiesa (36’ st Kulusveski).

In panchina: 36 Perin, 42 Senko, 5 Arthur.

All. Allegri.

Napoli (4-2-3-1)

Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Ghoulam; Demme, Lobotka (47’ st Zanoli); Politano (31’ st Elmas), Zielinski, Insigne; Mertens (44’ st Petagna).

In panchina: 12 Marfella, 16 Idasiak, 70 Spedalieri, 74 Costanzo, 82 Vergara. All. Spalletti.

Arbitro: Sozza di Seregno

Reti: 23’ pt Mertens; 9’ st Chiesa.

Note: ammoniti Alex Sandro per gioco falloso, Demme e Dybala per proteste. Angoli: 5-3 Juventus. Recuperi: 1’ pt e 5’ st. Spettatori 19.301 per un incasso di 1.594.117,00 euro. 

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