Leicester-Napoli, Spalletti è pronto:
«L'Europa League è una cosa seria»

Leicester-Napoli, Spalletti è pronto: «L'Europa League è una cosa seria»
di Pino Taormina
Giovedì 16 Settembre 2021, 07:00 - Ultimo agg. 17:15
3 Minuti di Lettura

È pur sempre la coppetta di riserva. Niente a confronto della Champions. Ma Luciano Spalletti non ha l'aria di chi si deve accontentare. D'altronde, fa parte del personaggio. «Se scendiamo in campo con presunzione e con la convinzione di essere forti, pensando a chissà cosa abbiamo fatto in queste prime tre giornate di campionato, il Leicester ci metterà in seria difficoltà». Sognava la musichetta della Champions, il Napoli. In fondo, lo avrebbe anche meritato viste le sventure dello scorso anno e il traguardo crollato sotto i piedi sul più bello. Si ritrova a Leicester, che a maggio ha vinto la Fa Cup ma che cinque anni fa ha conquistato la Premier. E che ancora per tutti è una specie di favoletta ambulante e non un club di proprietà del magnate thailandese Khun Aiyawatt Srivaddhanaprabha che solo per il nuovo centro sportivo ha speso 120 milioni di sterline. Spalletti vuole delle risposte.

«Non possiamo prendere nulla sottogamba, non possiamo non avere l'Europa League come obiettivo perché la qualità e l'attenzione nel calcio non sono come una luce che si spegne e si accende con l'interruttore quando si vuole. Non possiamo snobbare nulla, anche perché ne va di mezzo la mia credibilità con la squadra che fiuterebbe subito se penso che questa coppa non è un nostro obiettivo». Lucianone, dopo quello di Allegri, ha un altro tabù da cancellare: perché negli otto precedenti in Inghilterra ha sempre perso (clamoroso il 7-1 del Manchester United alla sua Roma). «Non è uno spareggio per il primo posto, è troppo presto. Non cambieremo 4 o 5 calciatori, è presto per fare queste cose. Devo valutare le tossine e altre situazioni». Il primo dubbio riguarda Insigne. Che Luciano non scioglie: «Ha saltato un solo vero allenamento. Decidiamo in base a come si sente». In ogni caso, rispetto a martedì quando il pessimismo sulla sua presenza era totale, è come se fosse spuntato un arcobaleno.

Pronto, prontissimo è Lozano, mister 38 milioni: o al posto del capitano o di quello di Politano ma il messicano dovrebbe essere titolare. 

Video

Senza dubbio la gara di questa sera (ore 21) ha una sua cospicua importanza nel percorso di crescita e di presa di coscienza di quelle che sono le dimensioni attuali del Napoli. Spiega Luciano in conferenza. «Non so chi giocherà, ma so solo che mi serve che si giochi da Napoli. La gara con il Leicester è la bicicletta che abbiamo sempre sognato di pedalare». Decisamente una esagerazione. D'altronde questo Napoli ha nella sua storia, recentissima, notti di gloria europee e stadi magici. Non è che si trova qui tipo al ballo del debuttante. È l'unico club italiano che partecipa a una coppa europea per la dodicesima volta consecutiva. Ma è probabile che Spalletti deve far scattare una specie di allert, forse ha delle sensazioni che non lo convincono, non si fida. D'altronde, questa è la stessa squadra (Anguissa a parte) che si è fatta paralizzare dal terrore nell'ultima gara col Verona di appena 4 mesi fa. E per evitare che i suoi possano pensare a una specie di gita in Inghilterra, una parentesi allegra tra la Juventus e l'Udinese, che prendano tutto come una sciocchezza prova a scuotere la sua squadra: «Non è un problema di 4-3-3 o 4-2-3-1, sappiamo cambiare le cose anche in corsa. Conta come scenderemo in campo con il Leicester: se il rubinetto della qualità e della lotta non sarà aperto, ce la vedremo brutta». A Mosca, dove si è giocato ieri l'altro incontro, a sorpresa il Legia Varsavia ha battuto lo Spartak Mosca per 1-0. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA