Maglia Napoli, tra spoiler e “concept”
«L’obiettivo è farsi amare dai tifosi»

Maglia Napoli, tra spoiler e “concept” «L’obiettivo è farsi amare dai tifosi»
di Gennaro Arpaia
Giovedì 19 Agosto 2021, 09:18 - Ultimo agg. 15:16
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C’è chi ha finito la passata stagione con addosso già la nuova divisa. Chi l’ha indossata nei tour estivi e chi l’ha presentata col giusto hype ai tifosi lungo gli ultimi due mesi di pausa. E poi c’è il Napoli, a metà tra il sogno dell’autoproduzione (ormai avverato) e un ritardo che stona con i moderni tempi del marketing mondiale. Il club azzurro presenterà in queste ore la nuova maglia azzurra e i ritardi hanno permesso al web di scatenarsi: tanti, infatti, sono stati i grafici più o meno famosi che in rete hanno fatto circolare concept, progetti, idee per quella che poteva essere la maglia azzurra. Alcuni fantasiosi al massimo, altri progettati sugli “spoiler” della nuova divisa che piano piano hanno accompagnato l’estate azzurra.

Chi ci è andato vicinissimo è stato sicuramente Cristiano Milo, grafico di professione ma anche tifoso del Napoli: «Le ultime maglie a mio parere sono state ottime ovviamente si poteva lavorare sulla resa cromatica dei vari sponsor (la famosa toppa rossa della Lete) ma non c'è stato nulla da fare. Ora dalla collaborazione con EA7 mi aspetto uno stile ricercato: sono curioso, essendo questa la prima esperienza per Armani, anche se onestamente non si è ben capito come funzionerà questa collaborazione» ci ha raccontato. Ma quale deve essere l’obiettivo di una maglia oggi? «Vendere: parliamoci chiaro, il merchandising è una parte importante per qualsiasi club, poi se è anche bella ancora meglio». Dello stesso parere è Nicola di Nrmlgraphic, tra le pagine grafiche più conosciute dai tifosi azzurri che nell’ultimo periodo ha proposto diverse versioni fantasiose per il club: «Il punto debole dello scorso anno è stato la ripetizione dello stesso template su tutte le maglie. Hanno avuto qualcosa di sbagliato a primo impatto, come lo sponsor Lete sproporzionato con sfondo rosso che i tifosi non hanno accettato». Ma perché mettersi all’opera come “grafici azzurri”? «L'idea di disegnare la maglia del Napoli nasce dalla passione per la squadra che mi accompagna fin da bambino. Da quando ho iniziato a disegnare e progettare maglie da calcio ho provato ad immaginare cosa piacerebbe a me, come grafico e tifoso: il primo obiettivo è essere originali ed avere sia un significato stilistico che storico». 

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Un lavoro enorme quello che accompagna ormai tutte le squadre anche in Serie A. «Credo che quest'anno ci sia stato un grande sviluppo per quanto riguarda le maglie da gioco. Quella che mi ha colpito di più è stata sicuramente la maglia dell'Inter, quella col pattern “biscione”, inizialmente criticata e poi amata da tutti. Mi ha colpito sin dall'inizio. Sulla prossima maglia del Napoli non possono mancare la cura dei dettagli e i rifermenti alla città, spero vivamente ci siano entrambe le cose». Tra i progetti più affascinanti del web anche quelli di Agron Design: «Armani non ha bisogno di presentazioni, sono sicuro che faranno un ottimo lavoro, ma se il logo di Lete sarà ancora in rosso rovinerebbe tutto. Credo che il primo obiettivo sia conquistare i tifosi: più bella è la maglia e più i fan lo compreranno» ci spiega. «A mio parere, in una maglia da calcio non dovrebbe mai mancare la tradizione del club. Tradizione che ovviamente si potrà combinare con la giusta innovazione per dare luce al miglior prodotto possibile».

 
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