Calciomercato Napoli, il bilancio azzurro: De Laurentiis ha investito otto milioni

Alla corte di De Laurentiis sono giunti Mazzocchi, Traorè, Ngonge e Dendoncker

De Laurentiis
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Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Giovedì 1 Febbraio 2024, 17:21 - Ultimo agg. 2 Febbraio, 09:21
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Un mercato senza botto. Si chiude senza colpi di scena la campagna di riparazione per il Napoli campione d'Italia. Si chiude soprattutto senza il difensore centrale che pure era stato il primo rinforzo richiesto più o meno esplicitamente da Mazzarri alla vigilia della riapertura delle liste.

Si chiude anche con il nodo proprio della lista over che ha costretto il club azzurro a fare delle scelte – anche dolorose – e dei tagli inevitabili in campionato (Demme) e che potrebbe essere costretto a fare altrettanto ed in maniera ancora più clamorosa in Champions (in bilico c'è la posizione di Zielinski che vive un po' da separato in casa). Il bilancio del mercato di gennaio all'ombra del Vesuvio è di quattro nuovi innesti ed altrettante partenze. Alla corte di De Laurentiis sono giunti Mazzocchi, Traorè, Ngonge e Dendoncker, rigorosamente elencati in ordine di... arrivo.

Hanno salutato lo spogliatoio azzurro, invece, Elmas (passato al Lipsia), Zerbin (Monza),  Zanoli (Salernitana) e - last minute - Gaetano (Cagliari). A conti fatti, la campagna di gennaio è costata circa otto milioni di euro ad Aurelio De Laurentiis.

Tra entrate ed uscite, infatti, il patron della Filmauro ha fatto una rimessa di 16 miliardi circa del vecchio conio. Mazzocchi è costato 3 milioni (giunto a titolo definitivo dalla Salernitana), Traorè 5 (prestito oneroso al Bournemouth), Ngonge 20 milioni (acquistato dal Verona) fino ad arrivare a Dendonker (prestito oneroso di 5 milioni all’Aston Villa) il Napoli ha speso 33 milioni, ma ne ha incassati 25 dalla cessione di Elmas al Lipsia.

L'operazione è presto fatta: il Napoli ha investito otto milioni nel mercato di riparazione. Altro discorso, naturalmente, è quello relativo ai riscatti futuri con i vari club di appartenenza di Traorè e Dendonker. Anche perchè per entrambi, il club azzurro si è riservato la facoltà e non l'obbligo di esercitare il riscatto.

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