Koulibaly-Manolas, ecco il K2:
il Napoli fa le prove di difesa

Koulibaly-Manolas, ecco il K2: il Napoli fa le prove di difesa
di Pino Taormina
Sabato 17 Agosto 2019, 11:00
3 Minuti di Lettura
Inviato a Castel Volturno

La felicità è quella che va cercando. Non è rimasto certo qui per denaro: sa bene che altrove, in Premier, lo avrebbero sommerso di sterline. Se Kalidou Koulibaly è rimasto lo ha fatto per amore del Napoli e di Napoli, insomma per cercare la felicità in Italia. Vuole scrivere la storia della città ed è per questo che le sue vacanze in fondo sono durate appena una settimana. Perché si è riaggregato alla squadra a Ferragosto, ma lui è a Napoli già da una settimana prima. Con la moglie, che tra poche settimane, gli regalerà la seconda figlia. Che nascerà ancora a Napoli.
 
Tocca a lui prendere per mano Manolas, in questa difesa che cambia volto anche con l'arrivo di Di Lorenzo. Li ha conosciuti entrambi l'altro giorno e ha iniziato a lavorare con loro a quei meccanismi difensivi tanto cari anche a Carlo Ancelotti. Di Albiol deve raccogliere la leadership e nel frattempo ha preso già posto nella sua abitazione di Posillipo: una staffetta immobiliare, prima che calcistica. Non ha mai smesso di allenarsi, in questi giorni che lo hanno separato dalla Coppa d'Africa. È stato a casa sua in Francia, è stato visto per due giorni a Basilea (dove vive uno dei suoi fratelli) ma quando si è presentato all'allenamento era in splendida forma. Davide Ancelotti gli ha fatto i complimenti per il modo con cui è tornato dalle vacanze. Peraltro, interrotte con qualche giorno di anticipo rispetto a quelle programmate: ma Koulibaly ha una voglia matta di riprendere la corsa, di inseguire lo scudetto.

Chissà se gli peseranno le parole di De Laurentiis. D'altronde, il senegalese sa bene che il Manchester United prima di sborsare per Harry Maguire 93 milioni, aveva provato a strappare il difensore al Napoli. Ricevendo dal presidente azzurro un secco no. Ovvio che, vista la valutazione stellare per il 26enne centrale del Leicester, il patron non sia riuscito a trattenersi: «E allora per Koulibaly mi devono dare 250 milioni». Non ha torto, anche se il mercato non funziona così e il presidente del Napoli lo sa bene. La partenza di Albiol è stata compensata dall'arrivo di Manolas: poiché manca solo una settimana all'esordio in campionato con la Fiorentina e non ci sono test-match in programma per provare la nuova coppia di centrali, ecco che sarà fondamentale il lavoro di questi giorni a Castel Volturno. Oggi, per esempio, è in programma una doppia seduta: non proprio una cosa all'ordine del giorno per Ancelotti. I due vengono schierati sempre uno a fianco dell'altro: dovranno imparare a capirsi al volo e un po' di tempo ci vuole. La mano sicura di Carletto nell'imporre personalità nel palleggio e una maggiore accortezza difensiva sono le armi con cui cercare di andare all'assalto della Juventus di Sarri.

Sono quattro anni e mezzo che ha scelto Napoli: era al Genk quando gli arrivò la prima telefonata di Benitez. La sua foto-simbolo resta lo stacco di testa allo Juventus Stadium, con il gol che consentì agli azzurri di vincere al 90'. I pochi tifosi che sfidano il caldo di Castel Volturno per strappare un saluto e godersi i calciatori che passano loro vicino, lasciano intendere che il vero idolo è questo gigante senegalese che sorride intimidito al primo complimento. Sognava di vincere con il Senegal la Coppa d'Africa, sconfitto in finale con l'Algeria con lui spettatore per squalifica. Tutta quella delusione non vede l'ora di trasformarla in entusiasmo azzurro.
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