Incroci pericolosi tra testa e coda. Quello del prossimo weekend sarà un turno forse decisivo su più fronti. Su, in testa, Napoli e Milan sono a caccia di un posto in Champions (dall’Atalanta seconda alla Juve quinta ballano appena 2 punti), giù - in coda - Benevento e Cagliari si giocano la permanenza in serie A il prossimo anno. E i destini di queste quattro squadre si incroceranno tra sabato sera e domenica pomeriggio. Nell’anticipo del primo maggio il Milan riceverà il Benevento, mentre il giorno dopo il Cagliari farà visita agli azzurri nel primo pomeriggio. In questo incrocio pericoloso c’è in ballo una stagione: Benevento e Cagliari sono lì a 31 punti (e la prossima settimana si sfideranno al Vigorito in uno spareggio salvezza), così come appaiate sono anche Milan e Napoli, ma a quota 66: più del doppio delle dirette avversarie. Ecco perché sull’asse Napoli-Benevento si possono decidere le sorti di entrambe le squadre.
Gattuso chiede un favore all’amico Inzaghi, e Pippo rilancia con un appello a Rino. Una mano lava l’altra, insomma, in memoria dei (bei) tempi andati, tra Milan e Nazionale. E chissà se in palio ci possa essere anche qualcosa in più di un semplice piazzamento in Champions e una salvezza. Magari valla anche una conferma per la prossima stagione, visto che i destini dei due allenatori non sembrano poi più così lontani da Napoli e Benevento rispetto a qualche mese fa. Una cosa è certa: un doppio risultato positivo farebbe gioco a entrambi.
Ragionamento analogo rispetto a quello che Pioli sta già facendo nello spogliatoio del Milan. Gaich ha già portato a Benevento lo scalpo della Juve e Lapadula ha una voglia matta di rifarsi con gli interessi per quella stagione 2016-17 in rossonero senza gloria. Il tutto senza dimenticare l’effetto Inzaghi. Dovrà mettere da parte quel legame storico con il Milan e pensare solo agli interessi del suo Benevento. Perché la salvezza passa anche da San Siro. Come la corsa Champions. Parola di Gattuso, parola di Inzaghi.