Napoli, allenamenti a casa
più intensi in vista della fase 2

Napoli, allenamenti a casa più intensi in vista della fase 2
di Pino Taormina
Domenica 12 Aprile 2020, 12:30 - Ultimo agg. 12:31
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Una piccola tregua a Pasqua, ma da domani prende il via la fase 2 della preparazione a casa dei calciatori azzurri. Il ritorno ad allenarsi, se non ci saranno peggioramenti della situazione, è previsto il 4 maggio. E allora ecco che Bruno Dominici, Dino Tenderini, Massimo Innocenti, Francesco Sarlo, Marco Sangermani. Alesandro Nista, Roberto Perrone e Francesco Cacciaputi ieri sono stati a lungo in chat con Rino Gattuso per definire le modalità con cui la squadra azzurra dovrà lavorare - a casa - nelle prossime due settimane. Nessuna accelerazione particolare nei prossimi giorni ma è chiaro che adesso, avendo una data (certa) per ritrovarsi a Castel Volturno, si lavora con una meta e su una nuova serie di attività caratterizzati da un livello d'intensità più alta. Lo staff di Gattuso non conosce soste in questi giorni: sono impegnati in tutte le ore sia nella definizione anche dei lavori personalizzati degli atleti che nella risposta alle esigenze di allenamento di ogni singolo giocatore. Ore e ore di telefonate e videochiamate, per spiegare tabelle, esercizi e così via. È un lavoro straordinario, quello dei collaboratori di Gattuso: che, nel frattempo, coordina tutto a distanza. È chiaro che la preoccupazione principale è quella della ripresa: dopo due mesi di stop, bisogna anche iniziare a preparare il lavoro tecnico-tattico di maggio. La squadra sarà blindata in ritiro fino a quando non si tornerà in campo.

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Nessun appuntamento con la squadra per trovare un'intesa sulla decurtazione. I giocatori non alzano il muro. Il punto di partenza sono le due mensilità dell'accordo collettivo tra presidenti ma gli azzurri non hanno avuto comunicazioni. Ma il Napoli vorrebbe proporre una riduzione di 1,5 mensilità (e 2 in caso di stop definitivo della stagione). Lo stipendio di marzo non è stato accreditato, d'altronde come hanno fatto in tutta la serie A. E Gattuso vorrebbe che quelli del suo staff non fossero coinvolti nel taglio degli ingaggi. Neppure in minima parte. Ma è questo un tema che verrà affrontato quando ci sarà un incontro con De Laurentiis. La vicenda è tutta in divenire: anche perché è evidente che, dopo aver congelato l'ultima mensilità, bisogna capire quando si tornerà a Castel Volturno. Di sicuro, i collaboratori di Gattuso non hanno mai smesso di lavorare in questi giorni di quarantena. Per consentire ai giocatori, uno a uno, di avere sempre risposte ai quesiti sulla preparazione atletica. E visionando di giorno in giorno le prestazioni.
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