Il Napoli è già nella storia: più punti al giro di boa di Sarri e Maradona

Gli azzurri hanno vinto 20 delle 24 partite giocate fino ad adesso, compresa la Champions

La festa azzurra dopo la vittoria sulla Juve
La festa azzurra dopo la vittoria sulla Juve
di Pino Taormina
Lunedì 16 Gennaio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 14:49
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Il campionato non è soltanto spezzato: in questo momento è triturato, sminuzzato. Lo gioca una squadra sola, si chiama Napoli che l'altra sera ha regalato una delle notti più felici ai suoi tifosi. Una squadra che non appare di questo tempo, appartiene alla storia. Perché il cammino di Luciano Spalletti fino ad adesso rende questo Napoli il migliore di tutti i tempi. Non male considerando chi lo ha preceduto: per il momento, è il record di punti dopo 18 partite con 47 punti e di gol fatti ovvero 44 gol. Mai nessuno ha fatto meglio di Lucianone. Solo due volte c'è chi ha avuto un viaggio più veloce: la Juventus 2017/18 (50 punti) e quella del 18/19 (53 punti) e alla fine ha conquistato lo scudetto. Vero, tutti si ricordano del Napoli di Sarri e ha ragione Spalletti a esaltare la grande bellezza di quelle stagioni, ma anche questo Napoli si avvia a conquistare spazi nella leggenda. Non solo: perché gli azzurri hanno vinto 20 delle 24 partite che hanno giocato fino ad adesso, compresa la Champions. Un rullo compressore. Paris St Germain, Arsenal e Bayern che pure dominano nei rispettivi tornei, macinano i propri avversari con meno spietatezza. Tradotto, il Napoli ha l'83 per cento di successi. Solo Inter, Liverpool, Lecce e Fiorentina possono dire di essere riusciti a non perdere al cospetto della corazzata azzurra. In Europa, nessuno ha questo cammino da cannibali. Segnali di altissima velocità. Spalletti si prende il lusso di gareggiare col passato dopo avere annichilito il presente. Ora, certo, non siamo all'epica, perché il calcio moderno non la prevede, ma non è colpa del Napoli (18 partite di serie A, 15 vittorie) se il vuoto attorno ne esalta i confini. All'orizzonte c'è poco, ma solo perché al Napoli si stanno superando. Pensate: sono stati ben 17 i marcatori azzurri da inizio stagione. Perché è la squadra che conta più di tutto. Ed è il gioco di Spalletti al centro di ogni cosa e che esalta le qualità dei singoli. Compresi i campioni. D'altronde, è proprio Arrigo Sacchi a esaltare questo Napoli straordinario. Dove segnano praticamente tutti, tranne i portieri e Mario Rui. Una cooperativa del gol. Perché è come se il Napoli praticasse un altro sport, come se un gruppo di adulti gareggiasse contro i bambini. 

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Domani c'è la Coppa Italia ed è ovvio che il Napoli-2 vuole passare il turno per alzare il trofeo in cielo.

C'è del fuoco dentro questo Napoli, un'anima, una coscienza di sé. Mai aveva ottenuto 47 punti nelle prime 18 gare di campionato, mai neppure nei suoi anni migliori, quelli degli anni d'oro di Maradona: calcolando la vittoria dei tre punti, nel 1987/88 erano 45 punti per quel Napoli che poi perse il titolo in volata con il Milan di Sacchi. E 45 punti li ha conquistati anche il Napoli sarriano 2017/18, quello dei 91 punti. Piano, per carità: 44 gol in 18 giornate gli azzurri non li avevano mai fatti: il record precedente era di 41 reti fatte (nel 20/21, la stagione di Gattuso). Poi 40 (16/17) e 38 reti nel 1957/58, 1987/88 e 2013/14. Ma in assoluto, volendo mettere anche le reti fatte in Champions, mai prima d'ora dopo 24 partite giocate il Napoli aveva segnato 64 volte. Il precedente primato era di 56 gol nel 15/16. La macchina perfetta ha numeri un po' diversi per quanto riguarda i gol che ha preso. Perché con 14 gol incassati, è distante dai bunker azzurri della storia: in due occasioni, nel 70/71 e nel 79/80 dopo 18 partite giocare i gol presi erano stati appena 8. 

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