Napoli-Crotone con Osimhen:
Victor si riprende l'attacco azzurro

Napoli-Crotone con Osimhen: Victor si riprende l'attacco azzurro
di Bruno Majorano
Sabato 3 Aprile 2021, 09:00
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Si chiama gol, ed è la medicina più efficace per gli attaccanti tristi. Osimhen, invece, è uno a cui piace sorridere. La tristezza non dovrebbe manco sapere dove sia di casa. Ha 22 anni e il futuro ancora tutto davanti a sé. A Napoli è sbarcato in estate, sorridente e felice. Perché il club azzurro aveva deciso di investire (tanto) sulle sue qualità e affidargli un ruolo chiave nel presente, ma soprattutto nel futuro della squadra. Gattuso gli ha cucito addosso l'abito migliore, quello del 4-2-3-1, Victor punta centrale e un trequartista (Mertens o Zielinski) alle sue spalle che gli gira attorno, apre spazio e inventa giocate utili alla causa.

Come in tutte le favole, però, è arrivato il momento di difficoltà: la spalla lussata, il Covid e in fine la crisi vagale a Bergamo. Un periodo bruttissimo nel quale Osimhen non si è mai perso d'animo, anzi. Si è allenato, si è dato da fare e non ha mollato un centimetro per farsi trovare pronto all'appuntamento con il campo. Ha aspettato il suo momento e quando Gattuso gli ha chiesto uno sforzo in più ha sempre risposto presente. Tutto molto bello, certo, ma per un attaccante l'unica cosa che conta è buttarla dentro. Fare gol. E per tornare a esultare - e ovviamente a sorridere - Victor ha dovuto aspettare lo scorso 7 marzo, giorno in cui ha ritrovato il gol con la maglia del Napoli addirittura dopo 4 interminabili mesi: un'era geologica per ogni attaccante che si rispetti. Quel gol, però, serviva eccome. Perché da quel momento Victor ha ripreso la sua corsa. Un'altra mezzora contro il Milan, poi ancora qualche scampolo di partita con la Roma: non ha segnato, certo, ma è sembrato costantemente nel vivo dell'azione e del gioco azzurro. 

Oggi, però, è il grande giorno, perché contro il Crotone può tornare titolare. Non succedeva dal 21 febbraio scorso, quando è partito dall'inizio contro l'Atalanta.

Ha lavorato duro per arrivare a questo traguardo, senza pausa e senza paura. Con il supporto dei compagni e dell'allenatore, quel Gattuso che non ha mai smesso di credere nelle potenzialità del suo attaccante. E a proposito di gol, la spinta in più arriverà anche da quello segnato con la Nigeria, per quella maglia che a novembre lo aveva condannato all'inizio del calvario. Con la nazionale era arrivato l'infortunio alla spalla, in Nigeria aveva contratto il Covid e adesso proprio da lì è tornato a sorridere felice, come ogni ragazzo della sua età che rincorre un pallone e manda in estasi milioni di tifosi.

Contro il Crotone, poi, sarà una sfida speciale per Victor che dall'altra parte si ritroverà l'amico e connazionale Simy. E se le speranze di volata Champions del Napoli passano dai gol di Osimhen, quelle di salvezza del Crotone passano proprio da Simy (già a 13 centri). I due attaccanti, infatti, rappresentano i punti di riferimento offensivi delle rispettive squadre. Entrambi sono nati a Lagos, ma hanno avuto storie molto diverse. Victor è approdato giovanissimo in serie A con il Napoli, mentre Simy ha dovuto sudare prima in Portogallo e poi con il Crotone dove è arrivato nel 2016, ha vissuto la retrocessione in serie B ed è stato mattatore lo scorso anno con 20 reti nella cavalcata per la promozione. I due sono legatissimi alla loro patria come dimostrato ad ottobre scorso quando dopo i loro gol hanno mostrato delle magliette di protesta contro le violenze della polizia in Nigeria. 

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