Napoli, ADL a caccia grossa:
Barak, Berardi e Scamacca

Napoli, ADL a caccia grossa: Barak, Berardi e Scamacca
di Pino Taormina
Domenica 22 Maggio 2022, 09:04 - Ultimo agg. 16:33
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Spalletti vede quelle arrivate dietro al Napoli muoversi in maniera assai aggressiva sul mercato, vede le mosse della Juventus finita alle spalle (e che dopo Pogba sogna l'innesto di Jorginho) ed è preoccupato: qui ai nastri di partenza si rischia di partire già dietro alle altre. Un timore che ha espresso, alla sua maniera, anche al ds Giuntoli. Ma il rischio che corre questa estate è lo stesso di un anno fa, quando accettò di dire di sì a De Laurentiis: era consapevole che se fossero arrivate le offerte per Koulibaly o Fabian, i due potevano andare via. Un anno dopo, nulla o poco è cambiato. De Laurentiis, su questo, è stato trasparente. Vero che Koulibaly viene considerato uno degli intoccabili per Lucianone ma per il Napoli non lo è: perché se non va via questa estate deve rinnovare. Subito. Non a metà stagione. E il nuovo contratto deve avere una base di non più di 3,5 milioni di euro, più bonus (alti) legati al piazzamento. E in ogni caso accetterà di sedersi per discutere di ogni offerta. Come quelle per Fabian (anche lui tra un anno in scadenza) che sicuro non andrà via a parametro zero. E attenzione: per Osimhen tiene l'asticella alta perché è lui uno dei veri intoccabili di questo Napoli.

Nonostante le belle parole, Ospina e Mertens sono più vicini alla partenza (soprattutto il belga) che alla permanenza. Il colombiano non intende fare inversioni a U sul suo ingaggio e il belga o si convince a prendere uno stipendio basso (non superiore a 1,2 milioni di euro) o dovrà cercare una nuova squadra. Questa è la settimana in cui i due nodi arrivano al pettine. Spalletti vorrebbe tenersi Ospina ma non farà alcun braccio di ferro. Che il ciclo di questo gruppo fosse al capolinea lo sapeva al momento della firma. Il tecnico ora è atteso da una nuova sfida: Olivera del Getafe è vicinissimo, nonostante il club spagnolo stia provando a prendere più soldi (e il Napoli è infastidito dal gioco al rialzo perché l'accordo è a 12 milioni di euro). Poi le piste italiane legate alle partenze. E qui ci sono due fili diretti: con il Verona per Barak e Casale, con il Bologna per Svanberg, Schouten e Arnautovic. Abboccamenti.

Il Napoli che partirà per luglio avrà un monte ingaggi attorno agli 85 milioni di euro. I conti sono a posto, quindi non c'è svendita: al massimo, andranno via due big. Non di più. De Laurentiis vuole un Napoli competitivo, in grado di confermare la zona Champions. Sogna una rivoluzione come quella del 2013, quando tutti insieme arrivarono Mertens, Callejon, Albiol, Higuain e Reina. Non fa scambi, non prenderà Pjanic che guadagna 7 milioni (non possono esserci squilibri nello spogliatoio). In porta ci sono in pista Vicario dell'Empoli, Skorupski del Bologna, Musso dell'Atalanta e Luis Maximiliano del Granada. In settimana De Laurentiis e l'ad del Sassuolo Carnevali hanno avuto uno scambio di telefonate: ovvio che al Napoli piacciano i vari Scamacca, Berardi, Raspadori e Traoré. E il monitoraggio è costante. Nel Torino c'è Brekalo che però ha detto di voler tornare al Wolfsburg. Peraltro Kvaratskhelia è uno di quelli su cui Spalletti punterà di più. Un rinnovo è vicinissimo: quello di Juan Jesus. Accetterà un altro anno di contratto. Sondaggio per Mkhitaryan della Roma, ma a quanto pare l'armeno sarebbe vicino al rinnovo. Un piccolo gruzzolo arriverà da cessioni come quelle di Ounas e Petagna. De Laurentiis ha un debole per Zielinski: il Tottenham ha chiesto il prezzo che resta alto, molto alto, nonostante l'appannamento del finale di stagione.
 

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