Napoli, De Laurentiis non fa sconti:
stop alla partenza dei nazionali

Napoli, De Laurentiis non fa sconti: stop alla partenza dei nazionali
di Pino Taormina
Venerdì 27 Agosto 2021, 08:00 - Ultimo agg. 28 Agosto, 08:33
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Koulibaly, Osimhen, Lozano e gli altri sono stati avvisati dal Napoli: se non ci saranno deroghe alle restrizioni attuali sui rientri dai paesi inseriti nella lista rossa, non potranno prendere parte alle gare di qualificazione mondiale delle proprie nazionali. Il Napoli non può far diversamente, d'altronde Aurelio De Laurentiis quasi non attendeva altro: perché la norma anti-Covid parla chiaro e chi rientra da Africa, Sudamerica e Centroamerica (ma anche da alcuni stati europei come la Macedonia dove gioca Elmas) dovrà poi restare in quarantena per dieci giorni con doppio tampone al secondo e all'ottavo giorno. Tradotto: ben sei azzurri salterebbero le gare con Juventus, Udinese e l'esordio in Europa League. Impensabile. Già è troppo alto, come ha riferito Gabriele Gravina nel suo report annuale sullo stato di salute del nostro calcio, il livello di indebitamento delle società italiane a casa degli effetti devastanti della pandemia, per poter sostenere anche questa situazione. Lo scontro con la Fifa appare imminente. Peraltro, ieri anche la Lega francese si è schierata sulle medesime posizioni della Liga, della Premier e della Lega di serie A. Un fatto inusuale, la presa di posizione anti-Fifa. E c'è un altro segnale, per nulla distensivo ovvero il no del premier britannico Boris Johnson al presidente Fifa Gianni Infantino che aveva chiesto, con una lettera, di venire incontro alle nazionali, applicando il protocollo di Euro 2020. Ma Downing Street ha respinto la richiesta.

Bisogna cancellare l'obbligo di sottostare alla quarantena al loro ritorno. Altrimenti c'è poco da fare. E mancano davvero poche ore. Il Napoli non farà diversamente da quello che faranno gli altri club in Italia. Ieri a Castel Volturno i calciatori interessati alla faccenda si sono mostrati preoccupati: nessuno ha disdetto i propri piani-viaggio convinti che, alla fine, una soluzione si troverà.

Ma il tempo stringe e già da domenica sera, subito dopo la gara di Genova, Koulibaly (che ieri ha rassicurato tutti dopo la notizia di un suo presunto coinvolgimento in un incidente stradale: «Sto benissimo»), Lozano, Osimhen, Ospina, Ounas ed Elmas dovrebbero fare ritorno nelle rispettive patrie. Al momento, non possono muoversi. Serve un nuovo ok del Napoli, legato alla deroga della quarantena. Dunque, è la Fifa a doversi muovere e a dover assicurare che non ci saranno restrizioni al ritorno. Nessuno nasconde le preoccupazioni per le varianti e per il timore dei contagi. Tant'è che anche la Uefa sta per prendere dei provvedimenti restrittivi nei confronti dei tifosi: verranno vietate le trasferta per tutta la fase a gironi.

Un discorso, quello dei nazionali, che non avrebbe interessato Fabian: ma alla fine il centrocampista spagnolo non è stato neppure convocato. Una esclusione per molti versi clamorosa, visto che faceva parte della lista di Euro2020. Ma che non sorprende: in Spagna il ct Luis Enrique è sulla graticola per le sue scelte. In vista di queste gare di qualificazione a Qatar 2022 ha escluso ancora i calciatori del Real Madrid e, curiosamente, tra i convocati non ci sono andalusi. Fabian è nato in Andalusia. «Ma veramente pensate che io sia andaluso?», si è infastidito ieri pomeriggio a domanda specifica l'ex tecnico della Roma. Strano destino: se non fosse stato per il veto del Napoli, sarebbe andato anche a Tokyo, ai Giochi Olimpici.

In Lega incontro con Dazn per discutere dei disservizi riscontrati nella prima giornata di serie A. Durante l'incontro tra Luigi De Siervo e l'Executive Vice President di Dazn, Veronica Diquattro, Dazn ha fornito ampie rassicurazioni sulle misure che saranno messe in atto per garantire a tutti gli utenti la visione senza disturbi delle gare. 

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