Aveva cominciato la stagione come lo scorso anno, con tre partite in panchina di seguito tra Venezia, Genoa e Juventus. Poi, le due sliding doors della stagione di Amir Rrahmani: Manolas pasticcia contro Morata e la Juventus e il Napoli mostra tutto il suo carattere nella notte di Europa League contro il Leicester con lui in campo. Così il difensore azzurro si è preso la titolarità: Luciano Spalletti non ne ha fatto più a meno nelle ultime partite di campionato e gli acciacchi fisici di Manolas hanno dato meno grattacapi. Fin qui, Amir si è preso la scena: 500 minuti in Serie A e altri 100 in Europa League. Lo scorso anno, a questo punto della stagione, aspettava ancora l'esordio in azzurro.
Sembra essere passata una vita, ma la mano di Spalletti si vede chiara: la coppia con Koulibaly sfiora la perfezione, una barca che ha retto la tempesta anche all'Olimpico contro la rabbia della Roma di Mourinho. Con loro in campo, il Napoli in campionato ha subìto un solo gol, quello a Firenze di Martinez Quarta. Ma anche lì Amir ha saputo farsi perdonare con la rete che è valsa poi rimonta e vittoria. Difensore e goleador: è già a quota due gol stagionali, espressione di una squadra meritocratica che manda in rete tutti e sfrutta le sue qualità.
Lo scorso anno Amir e Kalidou avevano scaldato i motori giocando insieme solo cinque volte in Serie A: 3 gol subiti, quattro vittorie e un solo ko, a Torino contro la Juventus.
Nessuno ha fatto meglio del Napoli in giro per il continente, la difesa che si appoggia anche su Amir è la migliore: 3 gol subiti, al pari del Chelsea di Tuchel e meglio di tutte le altre nei principali campionati. Le difese azzurre dell'era De Laurentiis non erano mai andate così bene, nemmeno nell'anno fantastico dei 91 punti con Sarri in panchina. E per scoprire un dato migliore nelle prime nove giornate bisogna andare indietro di cinquanta'anni, alla stagione 1970/71 (2 reti incassate). Un'iniezione di fiducia per Spalletti anche in vista del futuro: quando Koulibaly lascerà Napoli per la Coppa d'Africa a gennaio, la retroguardia azzurra avrà una certezza in più.