Napoli-Eintracht vietata ai tifosi da Francoforte: «Rischio incidenti troppo elevato»

Le accuse dalla Germania: «È la prima volta in Europa»

Evan N'Dicka
Evan N'Dicka
di Pino Taormina
Mercoledì 8 Marzo 2023, 07:00 - Ultimo agg. 16:10
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L'Uefa ha provato fino alla fine a opporsi alla decisione del Viminale. Ma per l'Osservatorio i dubbi sono pochi: la gara è altissimo rischio di incidenti. E così, come annunciato già ieri, ai tifosi dell'Eintracht Francoforte è vietata la trasferta a Napoli. Troppo alto il rischio di guerriglia e di scontri tra i tifosi. Ha pesato la caccia all'uomo della gara di andata (alla fine sono stati 35 i tedeschi fermati dopo l'aggressione ai supporters azzurri per il centro di Francoforte), la caccia all'uomo a quelli dell'Ajax a ottobre ma anche il precedente del 2018, quando Roma venne devastata dalla follia ultrà dei tedeschi. I responsabili del ministero dell'Interno hanno anche valutato di dare il via libera parziale al viaggio in Italia solo ai circa 800 tifosi dell'Eintracht che sono in possesso anche di un biglietto di volo di linea o a bordo di uno dei sette charter organizzati. Un modo, cioè, di tracciare la loro trasferta. Ma il problema riguarda i circa 1.600 ultrà tedeschi di cui nulla si sa di come sarebbero arrivati a Napoli. E anche quando sarebbero arrivati. Troppi rischi. L'Eintracht ha protestato con l'Uefa che ha provato a mediare: ma le autorità italiane non hanno offerto concessioni per motivi di ordine pubblico. Peraltro gli investigatori napoletani sono certi anche che di mezzo ci sarebbe una serie di alleanze trasversali del mondo ultras che avrebbe - seriamente - rischiato di trasformare le vie di Napoli in una zona di guerriglia. 

«L'Eintracht è stato informato dalla Uefa che il Ministero dell'Interno italiano emetterà un'ingiunzione al Napoli, vietando al club di vendere i biglietti ai tifosi dell'Eintracht per l'evento di mercoledì 15. Il ritorno degli ottavi di finale di Champions dunque è vietato». Il club tedesco è una furia: invoca il principio della reciprocità, lo stesso che ha costretto i tifosi dei Glasgow Rangers a non partire per Napoli per via del divieto di andare in Scozia (erano i giorni dei funerali della Regina Elisabetta). Philipp Reschke, consulente legale del club, alla Bild ha spiegato: «Non è giusto ma non possiamo fare nulla. Questo è l'unico evento nel calcio europeo a subire un simile provvedimento ed è un giorno triste». Ma per il Viminale non ci sono margini di trattativa: divieto assoluto. Anche Axel Hellmann, portavoce del consiglio di amministrazione dell'Eintracht Francoforte e amministratore delegato della German Football League (DFL), ha criticato la decisione: «Si tratta di un intervento grave e inaccettabile delle autorità di sicurezza italiane: come è possibile che non ci siano le condizioni di messa in sicurezza per l'arrivo di 2.500 tifosi tedeschi». 

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Ai tifosi dell'Atalanta è vietata la trasferta per gli scontri con il Lecce e non per la rivalità con i sostenitori azzurri.

Sorprende lo strano tariffario del giudice sportivo che punisce il Napoli con tremila euro di multa per il lancio (presunto) di una bottiglietta mentre per il lancio ripetuto di petardi e bengala, la Lazio è stata punita con appena quindicimila euro. Questa la decisione del giudice sportivo, mentre in giornata per i tre responsabili del lancio di petardi, arrestati dalla polizia (era tutti e tre incensurati), è giunto il primo provvedimento: il questore di Napoli ha adottato tre Daspo, per periodi che vanno dai due ai cinque anni. Dovranno firmare al commissariato ogni volta che gioca la Lazio. 

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