È un nuovo inizio. E non solo per il Napoli che questa estate non ha fatto praticamente mercato (eppure, il suo saldo è negativo di 10,5 milioni perché è entrato in bilancio il riscatto a 19 milioni di Politano) e aspetta la prossima stagione per tagliare qualche ingaggio super (Mertens e Ghoulam su tutti). Ma anche per la Juventus la musica sta cambiando. Certo, ricomincia da Allegri ma i conti del bilancio parlano chiaro. E non basta il taglio di CR7. E se sul campo Max può facilmente recuperare il terreno dalla testa della classifica, i conti sono talmente in rosso per la Juventus che i vertici societari si preparano a un altro aumento di capitale. Certo, l'addio di Ronaldo ha portato a un risparmio di quasi 60 milioni, più o meno la metà di tutto il monte ingaggi del club azzurro. Ma pure il Covid ci ha messo del suo ed è normale, dunque, essere preoccupati: nell'ultimo anno pre-Covid la Juve ha incassato dal botteghino 66 milioni di euro. E il Napoli tra i 19 e i 22 milioni di euro. Ovvero non proprio spiccioli. Il bilancio 20/21 dei due club chiuderà con perdite importanti: quelle del Napoli solo immaginabili e sicuramente superiori ai 18,97 milioni del conto al 30 giugno 2020 (dopo l'utile di 29,1 milioni del bilancio al 30 giugno 2019 e il rosso di 6,4 milioni nel bilancio al 30 giugno 2018). Quello della Juve, invece, più o meno si sa: è un rosso di oltre 190 milioni di euro. Perché il dato emerge dalla semestrale di Exor la holding della famiglia Agnelli-Elkann che controlla il 63,8% del club bianconero , che ha comunicato le informazioni economiche relativi al periodo gennaio-giugno 2021.
Dai documenti di Exor si evince che il club bianconero ha chiuso il secondo semestre (il primo per Exor, ma il secondo per la società piemontese dato che il bilancio del club va dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2021) con perdite per 77 milioni di euro, alle quali va sommato il rosso di 113,7 milioni dei sei mesi precedenti.