Napoli-Liverpool, la spinta della città:
«Quante emozioni la Champions»

Napoli-Liverpool, la spinta della città: «Quante emozioni la Champions»
di Bruno Majorano
Martedì 6 Settembre 2022, 23:50 - Ultimo agg. 7 Settembre, 19:07
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25 febbraio 2020. L’ultima volta della Champions League a Napoli ha una data che difficilmente riusciremo a dimenticare. Non certo perché quella sera a Fuorigrotta era di scena il Barcellona, ma perché si tratta dell’ultima partita di Champions prima dell’epidemia di Covid. Si torna stasera, per la terza volta c’è il Liverpool, che anche ieri ha avvisato i tifosi in trasferta a Napoli: «Non devono riunirsi nelle aree pubbliche e devono evitare di isolarsi in zone lontane dall’area portuale della città. Se decidete di visitare il centro, potreste essere presi di mira per furti, rapine o aggressioni. Non indossare i colori della squadra durante il viaggio».

«Queste sono partite meravigliose», spiega lo scrittore Maurizio De Giovanni. «Serate del genere le stavamo aspettando da tanto tempo. Sono convinto che i ragazzi abbiano una voglia matta di dimostrare il loro valore in una competizione così importante», ma niente stadio per lui. «Vedrò la partita a casa, con mio fratello e i miei figli: in quella che è la nostra formazione tipo». Dalla tv seguirà e farà il tifo anche l’attore Francesco Paolantoni. «Ma non sono scaramantico. Quindi niente poltrona speciale o posti assegnati in salotto». Solo tanta voglia di seguire una partita così interessante. «Non mi posso sbilanciare sul risultato perché è tutto imprevedibile che oramai. L’unica aspettativa che ho è quella legata al divertimento. Sì, mi voglio divertire. Il Napoli ha le carte in regola per fare grandi cose e io me le voglio godere tutte». Insolita location, invece, per l’attore e regista Geppi Glejieses. «La vedrò a Capri perché il festival di Capri parte domani. E allora sarò con mio figlio davanti alla tv». Tifo scatenato anche dall’isola. «Il Napoli sembra una squadra molto forte e grazie all’apporto dei tanti giovani si possono evitare i cali nei momenti decisivi come accaduto nelle passate stagioni. Insomma: sfruttiamo anche l’entusiasmo e la gioventù. La Champions è una vetrina straordinaria. Anche perché tornare in Champions era quello che volevamo tutti, anche se spero di esserci ancora l’anno prossimo partendo dalla prima fascia al sorteggio». 

C’è invece chi sarà sugli spalti del Maradona, come l’ex rettore della Federico II Guido Trombetti. «Rigorosamente in tribuna con i miei nipoti e mi auguro che il Napoli faccia una bella figura. Ogni anno ci strappiamo i capelli perché si deve andare in Champions e poi va a finire in modo un po’ sciatto. Il girone è tosto ma ce la dobbiamo giocare. Sono preoccupato perché sembra che il Liverpool sia diventata una squadretta invece è uno squadrone: bisogna stare molto attenti. Giocano a un ritmo supersonico come in tutte le gare di Premier League». Allo stadio anche l’avvocato Claudio Botti. «Andrò in tribuna con il solito gruppo di amici.

Sono serate che a prescindere dall’esito della partita vanno vissute e poi quest’anno il Maradona è tornato ad essere uno stadio bollente. La spinta del pubblico è una delle cose fondamentali in serate del genere: la cornice sarà spettacolare, ne sono sicuro. Ci sono mancate queste notti». 

 

E sono mancate anche all’imprenditore Riccardo Monti. «Stasera sarò accompagnato da un gruppo di amici argentini che per la prima volta entrano al Maradona. Tornare in Champions mi fa un effetto bellissimo. E poi il sorteggio non è stato terribile: questo gruppo è difficile ma non è affatto impossibile. Il Napoli è molto forte e molto più completo degli altri anni, ecco perché sono fiducioso. Mi aspetto che l’esperienza fatta in passato ci possa permettere di fare meglio e superare il girone». 

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