Milik rapinato, le scuse dei tifosi:
«Arek, loro non sono napoletani»

Francesco De Vivo
Francesco De Vivo
di Ilenia De Rosa
Giovedì 4 Ottobre 2018, 18:58
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«Sicuramente non sono napoletani i malviventi che hanno fatto la rapina a Milik». Chi vive in città e tifa Napoli non può credere alla spiacevole vicenda che ha coinvolto il bomber polacco Arkadiusz Milik, rapinato nella notte mentre rientrava a casa dopo la vittoria di Champions contro il Liverpool. «Il napoletano è troppo legato, non avrebbe mai fatto questo. Saranno stati stranieri» commenta Francesco De Vivo. L'episodio è accaduto alle 2 della notte a Varcaturo. Il giocatore è stato avvicinato da due, a bordo di una moto. Uno dei due è sceso e, dopo aver puntato una pistola al volto del calciatore, gli ha intimato di consegnare il Rolex Daytona da 20mila euro. 
 

«È un fatto grave e spiacevole che non dovrebbe capitare a nessuno. Chiedo scusa a Milik a nome della città di Napoli. Mi vergogno tanto» aggiunge Vincenzo Cante. Altri cittadini, però, sottolineano che «è stato imprudente a girare con un orologio così prezioso al polso. A Napoli è così e lui doveva saperlo».
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