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Tra Witsel e Pirlo
«Ho cominciato a giocare a calcio in Cina perché eravamo lì con la mia famiglia. Il primo amore è stato il basket, ma a calcio ci giocavano un po’ tutti e l’ho scoperto anche io. Ho tanti calciatori a cui mi ispiro nel mio ruolo: Witsel, Dembele, ma anche Pirlo o Iniesta» ha concluso Cajuste.
Il livello alto della serie A
«Ho affrontato l’Atalanta in Europa un po’ di tempo fa, non fu una bella esperienza per noi, erano davvero forti. Il campionato italiano è di alto livello, competitivo, c’è spazio per la tattica e per la tecnica, per me sarà una bella sfida» ha detto Cajuste.
Una scelta facile
«Il Napoli dell’ultima stagione mi ha impressionato, ho seguito a distanza soprattutto tutto il percorso fatto in Champions League. Poter essere qui è emozionante per me, non mi aspettavo di poterci arrivare così in fretta. Così come poter giocare con centrocampisti come Zielinski, Lobotka o Anguissa. Perché Napoli? Scegliere questa squadra è stata forse la scelta più facile della mia vita: grande squadra, grande allenatore, una città fantastica. Non l’ho vista ancora troppo ma mi sembra già bellissima. Ho trovato un grande gruppo di compagni qui fin dal primo giorno. Non mi piace troppo parlare di me o delle mie caratteristiche in campo. Ma sicuramente sono un calciatore che lavora duro e dà tutto in campo. Lavoro per la squadra sia offensivamente che difensivamente» ha detto Cajuste.
Il livello della squadra
«Sicuramente è un onore essere qui per me e poter giocare per la squadra campione d’Italia e per un grande allenatore come Garcia. Giocare sabato? Sono felice di essere qui, sto lavorando sodo in questi giorni.
Cajuste: posso giocare in più posizioni
«Posso giocare in più posizioni in mezzo al campo, nell’ultima stagione l’ho già fatto. La vera domanda è capire dove mi chiederà di giocare Garcia il prossimo anno. Sono pronto per fare più di un ruolo» ha detto Cajuste.
Il gruppo mi ha accolto alla grande
«Ho parlato poco con Rudi Garcia, ma sto studiando l’italiano anche per questo, per migliorare il rapporto con l’allenatore. Mi aiuterà insieme con tutto lo staff a migliorare ancora. Ho lavorato sodo in Brasile sui colpi di testa. Nell’ultima stagione non ne ho fatti troppi, ma spero di farne di più con il Napoli. Il calcio brasiliano si sta adattando a quello italiano negli ultimi anni. Non credo che sia troppo un problema per me adattarmi alla nuova realtà. Il gruppo mi ha accolto alla grande, non vedo l’ora di fare l’esordio al Maradona con questa maglia» ha concluso Natan
Juan Jesus e Mario Rui mi stanno aiutando molto
«Mi piace giocare sia centrale che a sinistra. Preferisco la prima, ma se serve posso fare anche il terzino. Juan Jesus e Mario Rui mi stanno aiutando molto sia in campo che fuori. Il calcio italiano è famoso per essere di alto livello, c’è un campionato di qualità, difensivo, una caratteristica che aiuta noi difensori a sceglierlo» ha proseguito Natan.
Natan: voglio imparare l'Italiano
Natan: «Non parlo ancora bene ma proverò a parlare in italiano. Il 3 l’ho scelto perché lo usavo nelle giovanili del Flamengo. So che era di Kim, un grandissimo calciatore, massimo rispetto per lui».
Primo giorno davanti ai media per Natan Bernardo De Souza e Jens Cajuste. I due neo acquisti azzurri sono stati "presentati" ai nuovi tifosi direttamente in campo a Castel di Sangro, tra un allenamento e una amichevole del ritiro in Abruzzo, ma da qualche giorno hanno preso confidenza anche con la città e con i campi di allenamento di Castel Volturno, a lavoro con Garcia e con i compagni.
La conferenza stampa di presentazione sarà anche l'occasione per aprire un mondo sui due nuovi calciatori del Napoli: l'approccio con la nuova realtà, lo spogliatoio, il sì ai colori azzurri e la stagione che sta per cominciare: sabato, infatti, arriva l'esordio contro il Frosinone in campionato, una gara in cui entrambe potrebbero essere immediatamente chiamati in causa.