Napoli, il pallone ha corso 180 km
tra lanci lunghi e passaggi

Napoli, il pallone ha corso 180 km tra lanci lunghi e passaggi
di Marco Giordano
Lunedì 27 Dicembre 2021, 08:49 - Ultimo agg. 16:37
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Quanto è vero che tutte le strade portano a Roma. Si immagini di poter tracciare una linea ideale. Si parte dallo stadio Maradona, primo snodo: Castel Volturno, sede del Konami Training Center. Da lì, piccola imbarcazione e si sbarca a Gaeta, epicentro anche storico per chi vuole che il Vesuvio sia il simbolo di un nuovo principato partenopeo. In un'autostrada ipotetica, poi, tra Gaeta a Roma, si arriva nella capitale. Proprio al centro, zona Tuscolana. In linea d'aria sono 180 chilometri: metro più, metro meno. Il Napoli di Luciano Spalletti questa distanza l'ha completata: è arrivato a Roma dal Maradona toccando un pallone. Insigne e soci hanno coperto la distanza passaggio dopo passaggio, dall'impianto di Fuorigrotta fin quasi al Colosseo. Guardando alle sole partite di campionato sono già 179460 i metri fatti percorrere dal pallone ai calciatori del Napoli in questo girone d'andata tra scambi, verticalizzazioni e lanci lunghi. Semplice conversione e si arriva ai 180 km circa menzionati in precedenza. Questi calcoli, del portale specializzato www.fbref.com, svelano anche che solo i calciatori della Fiorentina hanno fatto percorrere più chilometri al pallone, 191,78 km. Poi, c'è il Napoli, nonostante le assenze di calciatori chiave per che riscontra questo tipo di fraseggio.



Sempre seguendo i numeri del portale fbref.com, il Napoli ha un primato. Gli azzurri hanno completato 9801 passaggi sugli 11349 tentati: sia quelli riusciti sia quelli tentati sono da primato in classifica. Nessuno ha completato più tocchi in campionato, neppure la la Lazio di Sarri (seconda in questa particolare graduatoria), ovvero la squadra quel tecnico che ha imperniato le fortune partenopee proprio su questo tipo di calcio. È come se Spalletti avesse raccolto questa eredità, per sfruttare al meglio le caratteristiche della rosa a disposizione: mantenendo un'identità ben definita nonostante i numerosi forfait che hanno condizionato le ultime gare. Un dato che porta, quindi, tre calciatori azzurri nella top ten degli uomini che hanno trovato più passaggi tra tutti i calciatori delle venti compagini del campionato. C'è Giovanni Di Lorenzo al primo posto con 1449 tocchi verso un compagno, Mario Rui al quarto posto con 1355 passaggi e Fabian Ruiz (condizionato anche dalle assenze) solo' ottavo a quota 1129.

Serve a poco tergiversare: tutta questa mole di gioco, si traduce in possibilità di azioni da gol? La risposta è sì, anche se le esultanze dei tifosi azzurri non si sono moltiplicate, soprattutto nelle ultime settimane. Perché solo il Napoli ha completato più di 390 passaggi utili che hanno condotto, poi, ad un tentativo di tiro. Sono 396, per la precisione, i tocchi trovati con la palla attiva, ovvero non derivante da un calcio piazzato, da un dribbling, da un altro tiro che diventa una sorta di assist o da errori difensivi avversari. Insomma, con la manovra, il Napoli ci arriva al tiro: più e meglio delle altre. Solo che l'indice di conversione in tiri verso lo specchio delle conclusioni azzurre è piuttosto basso: siamo circa al 30%. Poco meno di un un tiro su tre impegna o supera il portiere avversario tra quelli provati. Undici squadre sono più precise del Napoli in questa speciale graduatoria di capacità di centrare la porta avversaria: una mancanza ci cinismo che ha portato gli azzurri a registrarsi come il quinto attacco del campionato (con 35 centri) a fronte della miglior difesa del torneo, con solo 14 gol al passivo.
 

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